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Home » Cronaca » Sicilia. Incendi provocano danni per circa € 260 mln

Sicilia. Incendi provocano danni per circa € 260 mln

Stima di € 260 mln di danni. € 10 milioni di risarcimento ai turisti. Altro che emergenza: una singolare annosa costante. L’OPINIONE

Sebastiano Adduso Di Sebastiano Adduso
27 Luglio 2023
in Cronaca, Sicilia
Tempo di lettura:3 minuti di lettura
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Sicilia. Incendi provocano danni per circa € 260 mln
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60 milioni di euro di danni erano già stati stimati all’inizio di questa settimana con i primi incendi. Adesso dopo gli ultimi giorni di incendi devastanti in tutta l’Isola, gli ispettori provinciali dell’Agricoltura hanno quantificato al momento almeno altri 200 milioni di euro di danni, per un totale in una settimana di danni causati dai roghi di circa 260 milioni di euro. La relazione amministrativa elaborata dal Corpo forestale della Regione, individua in 338 gli incendi in Sicilia. Roghi contro cui sono stati impegnati 4.585 uomini e donne tra personale in divisa e lavoratori forestali, con 748 mezzi antincendio, 26 gli interventi di velivoli nazionali e 53 quelli degli elicotteri regionali. Al momento la superficie boschiva incendiata è di 693 ettari, di altro genere è di 3 mila ettari. Altri 18 mila operai sono stati messi in campo dal dipartimento dello Sviluppo rurale per la pulizia dei boschi e a presidio e supporto delle attività del Corpo forestale. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha chiamato ieri i sindaci di Palermo e di Catania, Roberto Lagalla ed Enrico Trantino, ma anche il presidente della Regione, Renato Schifani, per manifestare la propria solidarietà e vicinanza al popolo siciliano, dichiarandosi disponibile a eventuali interventi, anche in prima persona, se necessari.

“Diciamo le cose come stanno – ha dichiarato in una intervista ad una televisione nazionale privata il presidente della Regione siciliana Renato Schifani – purtroppo questi atti sono prevalentemente dolosi, fatti da gente pazza che vive in questi momenti delle esaltazioni patologiche. Tutti i siciliani -sono chiamati alla responsabilità e alla denuncia pubblica. Se a questi atti delinquenziali accodiamo anche l’esplosione delle temperature, ieri all’aeroporto di Catania c’erano quasi 50 gradi, questo crea un combinato disposto che fa nascere lo scenario apocalittico. I piromani ci sono sempre stati e disgraziatamente continueranno a esserci, io sono un garantista, sono liberale e avvocato e sono dell’idea che l’aumento delle pene non sia giusto e valido ma, di fronte a certi reati, di grandissimo pericolo sociale, forse un aumento delle pene non farebbe male perché questa gente deve sapere i rischi che corre. Ben venga anche l’uso dei droni come ha fatto il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto. Ce ne faremo carico e lo faremo anche noi. Noi aumenteremo la presenza di telecamere fisse per controllare questi fenomeni così da fungere da deterrenti contro questi pazzi». Sugli incendi, ha sottolineato il presidente, «il sistema ha retto» perché «ha fatto sistema in un momento stressante». «Vorrei ringraziare anche il ministro dell’interno – ha aggiunto – che, raccogliendo una mia richiesta, ha disposto l’aumento della presenza dei Canadair, che si sono dimostrati indispensabili per domare gli incendi incontrollabili”.

L’immagine di copertina sulla destra è tratta da una cartina della Regione Siciliana inerente gli incendi tra luglio ed agosto 2021. Altro che emergenza: una singolare annosa costante.

L’OPINIONE

Ieri sui media, nazionali e regionali, le versioni ufficiali. I roghi che hanno devastato la Sicilia: la colpa è della tropicalizzazione. L’’incendio che ha devastato l’aeroporto di Catania: la colpa è di una stampante di cui è cortocircuitato un cavo. L’interruzione dell’elettricità nell’Isola: la colpa è del terreno che per il caldo non si raffredda e quindi i fili si sono liquefatti (il politico ha detto squagliati). C’è da chiedersi: ma allora come fanno nelle Nazioni tropicali ed equatoriali in cui notoriamente raggiungono temperature anche di 50 gradi e più ad ogni estate ? Un po’ come la risaputa quanto altrettanto elusa vicenda dell’asfalto delle nostre strade italiane e specialmente siciliane che dura appena qualche mese prima di iniziare a bucarsi, sicché non ci si può anche in questa fattispecie non domandare, come facciano nei paesi nordici europei dove piove talmente spesso che si immaginava il Valhalla con fiumi di birra non potendosene più dell’acqua dal cielo. FINO A CHE DURA, poi il Creatore: salvi l’Italia, soprattutto la Sicilia e specialmente molti di noi cittadini e particolarmente tanti nostri ragazzi inconsapevoli, dalla costituzionalizzatasi trasversale pletora malefica pubblico-politica e rispettive orde di variegati codazzi che ormai inquina e assoggetta forzosamente da decenni questa Penisola e Isola, guarda caso, parallelamente a mafie, delinquenze, corruzione, ecc.

 

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Tags: danniincendisicilia
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