Le manette sono scattate nella stessa giornata di sabato. Si cercano i complici, forse anche loro di Santa Maria di Licodia
Lo hanno acciuffato poche ore dopo il plateale tentativo di furto del bancomat del Banco Popolare Siciliano (affiliato Banca Popolare di Lodi) di via Cappuccini ad Adrano, avvenuto sabato mattina. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Adrano in collaborazione con la Squadra Mobile di Catania, in seguito alle indagini avviate subito dopo l’azione condotta con un escavatore e un camion, sono riusciti a dare un volto e un nome a uno dei banditi entrati in azione all’alba di sabato con l’intento di portar via l’erogatore di denaro della filiale adranita. Si tratta del pregiudicato 52enne licodiese Alfredo Pinzone, finito in manette con l’accusa di tentato furto aggravato di bancomat, ricettazione di 5 veicoli, detenzione illegale di arma giocattolo alterata e munizionamento vario.

Ad inchiodare Pinzone alle sue responsabilità i poliziotti sono arrivati dopo un’accurata perquisizione eseguita all’interno di un terreno agricolo che era nelle sue disponibilità, con annesso un grande capannone, in Contrada Ponte dei Saraceni in territorio di Adrano. Proprio nel capannone sono state rinvenute e sequestrate 25 cartucce calibro 9 Parabellum (munizionamento per armi da guerra) e 43 proiettili calibro 9 (munizionamento per armi comuni da sparo), nonché 10 grammi di marijuana, oggetti vari in argento e anfore antiche tutti beni rinvenuti e sequestrati unitamente ad un inibitore di segnale utilizzato per il tentato furto del bancomat.
Il 52enne è stato rinchiuso nella casa circondariale di Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Da quanto si apprende informalmente, altre persone di Santa Maria di Licodia, presunti complici di Pinzone, sarebbero nel mirino delle Forze dell’Ordine.
Il tentato furto del bancomat è avenuto all’alba di sabato. I malviventi, almeno 4, intorno alle cinque sono entrati in azione con un escavatore, un’auto e un camion (tutti mezzi rubati a Biancavilla), avendo cura di cospargere l’asfalto di chiodi a tre punte per frenare l’intervento di Polizia e Carabinieri. Dopo aver sventrato la parete su cui era posizionato il bancomat i banditi non hanno potuto mettere a segno il colpo in quanto la macchina che eroga il denaro è caduta all’interno dei locali. L’allarme è scattato immediatamente e i ladri, ormai impossibilitati ad appropriarsi del bancomat, hanno sottratto la cassa continua. Immediato l’arrivo di una volante della Polizia di Adrano, ma i malviventi sono riusciti a fuggire, lasciando ancora in moto l’escavatore. L’auto della Polizia ed altre auto hanno forato i copertoni per i chiodi presenti sulla carreggiata. Poi le indagini coronate nel pomeriggio con l’arresto di Pinzone.