In manette 35enne e 18enne. Detenevano oltre un chilo di “erba” e 200 grammi di “polvere bianca”
Due persone sono state arrestate sabato dagli agenti del Commissariato di Polizia di Adrano per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. In manette Giuseppe David Costa, di 35 anni, e Giuseppe Fichera, di 18. Nel corso dell’intensa attività di controllo del territorio e di prevenzione dei reati, gli agenti della volante, mentre percorrevano via Arcoria, hanno notato la presenza di Costa, pregiudicato noto ai poliziotti, che si trovava insieme a un altro soggetto, successivamente identificato per Fichera. Immediatamente è scattato il controllo dei due. Durante le fasi dell’accertamento, i poliziotti si sono accorti che la porta di una stalla, vicino alla quale si trovavano le due persone sottoposte a controllo, era aperta e, nel contempo, Costa manifestasse palesi segni di nervosismo: tanto è bastato per interrogarlo sulla disponibilità di detto luogo, ricevendo come risposta che quello stabile era di sua esclusiva pertinenza. Il controllo è stato esteso all’interno del locale dove sono state rinvenute, celate in un mobiletto posto alla destra dell’entrata della stalla, alcune dosi di marijuana e 120 grammi di cocaina.
Procedendo nella perquisizione, in fondo alla stalla, occultati tra alcune masserizie, sono stati anche rinvenuti altri due panetti di marijuana dal peso complessivo di 1 chilo. Sequestrati anche due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Inoltre, a seguito della perquisizione personale dei due soggetti, Giuseppe Fichera è stato trovato in possesso di un involucro in cellophane contenente altri 50 grammi di cocaina e della somma di 150 euro, presumibile provento dell’attività di spaccio.
In totale, quindi, sono stati rinvenuti e sequestrati 1020 grammi di marijuana (un chilogrammo suddiviso in due panetti e 20 grammi sfusi), 170 grammi di cocaina, 150 euro, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle sostanze stupefacenti.
Il Pubblico ministero di turno ha disposto la traduzione dei due soggetti presso la casa circondariale di Catania piazza Lanza a disposizione dell’autorità giudiziaria.