Il Fatto Siciliano
  • Contatti
mercoledì, 29 Novembre, 2023
  • Login
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Attualità
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
    • Calcio
    • Altri sport
  • Rubriche
    • Opinioni
    • Dillo a Yvii24
    • Quel che le donne dicono
    • Clandestino
    • CittAccessibile
  • Città
    • Adrano
    • Belpasso
    • Biancavilla
    • Paternò
    • Ragalna
    • Misterbianco
    • Motta Sant’Anastasia
    • Santa Maria di Licodia
    • Catania
    • Provincia
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Attualità
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
    • Calcio
    • Altri sport
  • Rubriche
    • Opinioni
    • Dillo a Yvii24
    • Quel che le donne dicono
    • Clandestino
    • CittAccessibile
  • Città
    • Adrano
    • Belpasso
    • Biancavilla
    • Paternò
    • Ragalna
    • Misterbianco
    • Motta Sant’Anastasia
    • Santa Maria di Licodia
    • Catania
    • Provincia
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Il Fatto Siciliano
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati

Home » Adrano » Adrano, arrestato il complice di Merlo nell’omicidio Maccarrone

Adrano, arrestato il complice di Merlo nell’omicidio Maccarrone

redazione Di redazione
28 Gennaio 2017
in Adrano, Cronaca
Tempo di lettura:4 mins read
A A
Adrano: arrestati mandante ed esecutore dell’omicidio Maccarrone
Facebook

L’uomo, un licodiese, era alla guida dello scooter utilizzato per freddare l’impiegato 43enne, ucciso per motivi passionali

Ogni tessera va ad incasellarsi nelle indagini sull’omicidio del 43enne adranita Maurizio Maccarrone, ucciso due anni fa davanti alla sua abitazione di Adrano per aver “osato” intrattenere una relazione con una donna che in passato era legata ad un malavitoso (RILEGGI L’ARRESTO). Oltre al mandante Antonio Magro, e all’assassino Massimo Merlo, la Polizia di Stato ha, infatti, arrestato anche il conducente dello scooter utilizzato per la missione di morte. Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i poliziotti hanno stretto le manette ai polsi del pregiudicato licodiese Massimo Di Maria, 38 anni, noto col nomignolo “u pupiddu”, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 25 gennaio scorso dal Gip presso il Tribunale di Catania, in quanto ritenuto responsabile, in concorso con Antonio Magro e Massimo Merlo – già tratti in arresto – dei reati di omicidio aggravato nonché di detenzione e porto illegali di arma da fuoco. Di Maria era già agli arresti domiciliari dal gennaio 2015 per estorsione ai danni di un minore. Quando venne arrestato, nella sua abitazione i Carabinieri della Stazione di Santa Maria di Licodia rinvennero diversi proiettili calibro 9 e calibro 38.

Il 2 dicembre scorso, il personale della Squadra mobile e del Commissariato di Polizia di Adrano aveva già dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei confronti di Antonio Magro e Massimo Merlo, ritenuti responsabili, il primo quale mandante ed il secondo quale esecutore materiale, dell’omicidio dell’impiegato 43enne adranita Maurizio Maccarrone, avvenuto ad Adrano la mattina del 14 novembre 2014.
L’odierna misura cautelare consente di fare piena luce sull’efferato omicidio con l’individuazione di Di Maria quale componente del “commando di fuoco” come conducente dello scooter utilizzato per avvicinare la vittima, freddata da Merlo poco prima delle 7 di quel giorno all’uscita da casa in via Cassarà, con alcuni colpi d’arma da fuoco 7,65. Dopo una  segnalazione al 113, il personale del Commissariato di Adrano e della Squadra Mobile, rinvenne il cadavere e 5 bossoli di quel calibro.

Antonio Magro
Massimo Merlo

Da una prima ricostruzione del fatto, effettuata grazie alle immagini estrapolate da un impianto di video-sorveglianza installato nei presi del luogo dell’omicidio, venne appurato che Maccarrone, dopo essere uscito dall’abitazione e mentre si dirigeva verso la propria autovettura parcheggiata poco distante, venne affiancato da due individui, entrambi travisati da caschi, che viaggiavano a bordo di uno scooter. Con il mezzo in movimento il passeggero, Massimo Merlo, sparava alcuni colpi verso la vittima che si accasciava al suolo. Il killer, sceso dal mezzo, si avvicinava alla vittima ed esplodeva, a distanza ravvicinata, due colpi di “grazia” alla testa.
Da un’attenta visione del filmato emergeva che il conducente dello scooter era di bassa statura, tanto da avere difficoltà nel manovrare il mezzo nella concitate fasi del delitto, in specie quelle successive. Le investigazioni, orientate sin dalle prime battute sulla sfera personale di Maccarrone, facevano emergere il movente passionale del delitto. Il modus operandi dei killer ed il particolare dell’esplosione dei due colpi alla testa lasciavano, tuttavia, ritenere che i killer potessero operare nei contesti della locale criminalità organizzata.

A dare un impulso decisivo alle indagini sono state le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaetano Di Marco, esponente storico del clan adranita Scalisi, costituente locale articolazione della famiglia mafiosa Laudani, il quale ha raccontato che l’episodio sebbene riconducibile ad un movente passionale, maturato nell’ambito dei gruppi mafiosi operanti nell’area di Paternò, Adrano e Biancavilla, riconducibili ai Laudani, cosiddetti “Mussi ‘i ficurinia”. Individuato il ruolo di mandante nella figura di Magro e quello di esecutori materiali di Massimo Merlo e Massimo Di Maria, tutti operanti nell’area criminale dei Laudani, i primi due nell’ambito del gruppo mafioso Morabito-Rapisarda di Paternò mentre il terzo nel gruppo degli Scalisi di Adrano. Il movente era quello della gelosia che Magro provava nei confronti di Maccarrone, per una presunta relazione con una donna – già individuata dagli investigatori subito dopo l’omicidio – con la quale in passato Magro aveva avuto, a sua volta, una relazione, motivo per il quale impartiva l’ordine di eliminare il rivale.

Le prove raccolte fornivano ampi riscontri del ruolo di killer di Merlo, il quale, parlando con il suo interlocutore in merito all’omicidio, esclamava a voce bassa “…Ci i’ d’arreri …n’aricchi accussì… PUM – imitando un colpo d’arma da fuoco – ….e gridava…gridava … ittava vuci”.
Per quanto concerne, invece, la posizione di Di Maria, per il quale già dalle indagini sono emersi alcuni elementi di riscontro alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia e dalla visione delle immagini si è rilevata pure una forte rassomiglianza antropometrica con il guidatore dello scooter (la bassa statura con conseguente guida maldestra), nel corso delle attività si registrava una conversazione nella quale Merlo, in ordine al coinvolgimento di Di Maria quale conducente del mezzo, diceva al suo interlocutore: “…Ma se quello non ci sale nel motorino da quando aveva undici anni… non ce la fa neanche a portarlo… ”.

Le indagini sono proseguite anche dopo l’esecuzione della misura cautelare nei confronti di Magro e Merlo, per acquisire ulteriori elementi di riscontro anche nei confronti del terzo responsabile del delitto. Infatti, nel corso di un colloquio intercettato in carcere, Merlo, dialogando con il fratello e riferendosi a Di Maria esclamava: “… Gli devi dire mio fratello a te ti ha sempre discolpato. Perché anche l’intercettazione che lui ha avuto, che lui dice chi è. Lui ti discolpa, ecco perché non ti hanno fatto il mandato di cattura a te (….). Quindi tu gli devi dire che al 99% tu ta scagghiasti (fonetico), grazie a mio fratello!”.
La conversazione si presenta risolutiva sul coinvolgimento di Di Maria, essendo Merlo consapevole di avere volutamente tentato di scagionare lo stesso, al punto che, per assicurare il silenzio, pretende somme di denaro, in modo tale da poter fare “la galera in pace”. La predetta conversazione, unitamente alle risultanze già emerse, quali i contatti telefonici, rilevati dai tabulati, tra Di Maria e Merlo il giorno dell’omicidio, la guida maldestra registrata dalle telecamere e le dichiarazioni del collaboratore hanno consentito agli investigatori di chiudere il cerchio sui soggetti coinvolti nell’omicidio di Maurizio Maccarrone.

Print Friendly, PDF & Email
Tags: Adranoassassiniocomplicein evidenzamaccarronemassimo di mariamassimo merlomaurizio maccarroneomicidioSanta Maria di Licodiascooteristauccisione
CondividiTweetInviaCondividi
Articolo predente

Calcio Sicilia. Il programma in Eccellenza, Promozione, Prima Categoria

Articolo Successivo

“Dal Semaforo alla rotonda”, ritorna progetto contro dispersione scolastica a Biancavilla e Paternò

redazione

redazione

Yvii24, l’informazione delle terre dell’Etna. Per contattarci: redazione@yvii24.it - tel.: 392 342 03 81

Articolo Successivo
“Dal Semaforo alla rotonda”, ritorna progetto contro dispersione scolastica a Biancavilla e Paternò

“Dal Semaforo alla rotonda”, ritorna progetto contro dispersione scolastica a Biancavilla e Paternò

Catania: tasse “volate”

Catania: tasse “volate”

Ultime Notizie

All’Ars la Maggioranza di centrodestra è andata sotto vedendosi bocciato il bilancio consolidato. Ci riproverà

Sicilia. La Maggioranza di Governo è andata sotto ma ci riprova

5 ore fa
I CC di Catania-Piazza Dante hanno arrestato un 55enne per un furto all'Arsenio Lupin in un hotel nonostante fosse ai domiciliari

Catania. Arrestato l’Arsenio Lupin di ospiti di hotel

8 ore fa
La GdF di Acireale ha elevato nel territorio 85 contestazioni per assunzioni in nero o irregolari e 14 per indebito reddito di cittadinanza

Prov. Catania. 85 contestazioni per lavoratori in nero o irregolari (VIDEO)

15 ore fa
I CC di Aci Castello con i colleghi Siracusa hanno ritrovato in un garage 3 quadri antichi trafugati in un museo dieci anni fa

Prov.Catania. Ritrovati in un garage 3 quadri antichi rubati

17 ore fa
Il Fatto Siciliano

Testata giornalistica online e stampata.
Registrazione Tribunale di Catania
n.cronol. 142/2023 del 23/11/23 RG n.4552/2023

Direttore Responsabile:
Sebastiano Ruggeri
Tessera OdG N.181190

Editore:
Giuseppe Cantarella
Via G.D’Annunzio, 42
Biancavilla (CT)

Comunicati stampa su:
redazione@ilfattosiciliano.it

Info:
3275674610 – Giuseppe Cantarella Editore
giuseppecantarella@ilfattosiciliano.it

Lettere alla redazione

Biancavilla

Biancavilla. Ingiulla, Prg: «Penalizzati i non “abusivi”»

18 Gennaio 2021
Biancavilla

Biancavilla. Prg approvato, adesso urgono le correzioni

21 Dicembre 2020
Biancavilla

Biancavilla. Ingiulla: «Sindaco Bonanno non è tenuto in considerazione dall’Asp»

26 Ottobre 2020
  • Politica dei cookie (UE)
  • Dichiarazione sulla privacy (UE)
  • Disconoscimento

© Copyright 2023 Il Fatto Siciliano - Tutti i diritti riservati · Realizzazione sito e hosting

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Attualità
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
    • Calcio
    • Altri sport
  • Rubriche
    • Opinioni
    • Dillo a Yvii24
    • Quel che le donne dicono
    • Clandestino
    • CittAccessibile
  • Città
    • Adrano
    • Belpasso
    • Biancavilla
    • Paternò
    • Ragalna
    • Misterbianco
    • Motta Sant’Anastasia
    • Santa Maria di Licodia
    • Catania
    • Provincia

© Copyright 2023 Il Fatto Siciliano - Tutti i diritti riservati · Realizzazione sito e hosting

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Gestisci Consenso Cookie

Per fornire le migliori esperienze, noi e i nostri partner utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie permetterà a noi e ai nostri partner di elaborare dati personali come il comportamento durante la navigazione o gli ID univoci su questo sito e di mostrare annunci (non) personalizzati. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.

Clicca qui sotto per acconsentire a quanto sopra o per fare scelte dettagliate. Le tue scelte saranno applicate solamente a questo sito. È possibile modificare le impostazioni in qualsiasi momento, compreso il ritiro del consenso, utilizzando i pulsanti della Cookie Policy o cliccando sul pulsante di gestione del consenso nella parte inferiore dello schermo.

Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Statistiche

Marketing

Funzionalità
Sempre attivo

Sempre attivo
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Gestisci opzioni
{title} {title} {title}