Il fatto di cronaca raccontato in un post Facebook. Presentata denuncia al Commissariato di Polizia adranita
Il branco assale, ad Adrano, una ragazza che si trovava in compagnia di un ragazzo (“quasi fidanzati”). I bruti la molestano, la toccano morbosamente, lui la difende in ogni modo possibile. Poi i due riescono a fuggire e a trovare rifugio in una panineria. Da lì chiamano la Polizia di Stato e l’indomani presentano regolare denuncia: nomi, cognomi, dettagli. Le videocamere di un circuito di videosorveglianza avrebbero ripreso le scene della presunta aggressione a sfondo sessuale. I presunti aggressori sarebbero stati convocati in Commissariato. Da qui in poi per le due vittime dell’aggressione iniziano i guai.
In un post, pubblicato su una Pagina Facebook, il ragazzo dice di voler mantenere l’anonimato e di aver paura, aggiungendo di aver incrociato lo sguardo carico d’odio dei presunti molestatori e, soprattutto, quel che fa più male: la difesa ad oltranza dei genitori. Il ragazzo dice di aver paura e di temere per sé e per la sua famiglia. La notizia, al momento, rimane confinata nel mondo dei social, ed in quello di Facebook. Al momento, l’ufficio stampa della Questura di Catania non ha diramato alcun comunicato su indagati o provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Vedremo nelle prossime ore gli sviluppi.
Di seguito il post Facebook, poi rilanciato da diverse pagine del social più importante.
Sono di Adrano l’altro giorno esattamente venerdì hanno cercato di molestare la mia quasi ragazza ed è stata una situazione abbastanza difficile soprattutto perché io non potevo nemmeno difendermi essendo che avevano il “branco” e l’unica cosa e stata fare da scudo ed evitare che la toccassero ancora e prendermi schiaffi e insulti
Riesco a salvarla portandola in una panineria aperta dove la soccorrono e arriva la polizia.
L’indomani corriamo a denunciare
Abbiamo fatto tutti i nomi e ovviamente hanno preso le registrazioni delle telecamere
Ci hanno tenuti in commissariato e mi è salito un senso d’orgoglio a vedere come hanno pagato per quello che hanno fatto con il carcere.
Ma..quando ce stato il raduno dei genitori fuori..ci Siam dovuti nascondere..Noi…a rimanere chiusi nella stanza con i poliziotti.
Perché va così? Perché quelli onesti devono nascondersi per forza? Coprire la faccia.
Sentiamo le classiche frasi ” mio figlio non farebbe mai una cosa del genere”i genitori in lacrime per loro
Dove alcuni erano anche bravi genitori.
Mi ritrovo le loro 3 belle facce a fissarmi
1 triste
I rimanenti ª guardarmi con lo sguardo omicida..
Dove hanno negato anche l’ovvio dalle telecamere
Dicendo “su minchiati nan fici ninti”
Ed ora ? Si giustizia è stata più o meno fatta..
Ma mi ritrovo chiuso in casa
Costretto ad abbassarmi in macchina quando sono dietro perché mi possono riconoscere
Potrò avere ritorsioni
Non posso uscire fuori casa ne frequentare posti affollati del paese o pub
Non posso più fare nulla qui semplicemente perché ho fatto la cosa giusta
Le macchine le devo tenere dentro perché potrebbero bruciarle
Mio fratello dovrà fare attenzione se esce
I miei nonni pure
Tutto ciò perché?
Perché ho denunciato delle persone che non meritano la libertà e che gli amici ora potranno venirmi a cercare o cercare lei per farcela pagare.
Non è giusto
Non è per niente giusto
Perché chi ha la coscienza pulita deve nascondersi ? E gente come loro si mette in mostra ? Non dovremmo essere noi a uscire a testa alta ?..
Chiedo scusa per la lunghezza ma ho cercato di riassumere il tutto in breve.