Il Consiglio di giustizia amministrativa ribalta la sentenza del Tar: “Insieme Volontariamente Attivi per Adrano 4” riammesso in graduatoria
Contrordine: il Comune di Adrano è riammesso al Servizio Civile. Il Consiglio di giustizia amministrativa ribalta la sentenza del Tar dello scorso mese di ottobre e dà il via libera al progetto “Insieme Volontariamente Attivi per Adrano 4”, inizialmente escluso dall’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, perché i funzionari ritenevano che la documentazione andasse presentata al dipartimento nazionale e non a quello regionale. Il Tribunale amministrativo regionale di Palermo, a cui il Comune di Adrano si era rivolto, a ottobre aveva dato ragione all’assessorato. Ma il Cga, nel pronunciamento di questi giorni è stato di diverso avviso ed ha riammesso il progetto.
Non dovrebbe correre alcun rischio il progetto presentato dal Comune di Santa Maria di Licodia, indicato nel ricorso come “controinteressato”, poiché in graduatoria occupa una posizione che lo mette al riparo da brutte sorprese. Spetterà, adesso, alla regione Siciliana dare seguito alla sentenza del Cga e inserire “Insieme Volontariamente Attivi per Adrano 4” nella graduatoria definitiva. Il progetto del Comune di Adrano era stato, infatti, escluso sin dall’inizio non ottenendo né punteggio, né un posto in graduatoria.
Sul sito del Comune di Adrano è presente un avviso che invita gli interessati a presentare domanda in formato cartaceo per il Servizio Civile, che offre ad una trentina di giovani l’opportunità di una occupazione per dodici mesi con indennità di quasi 500 euro mensili. Abbiamo intervistato al telefono il vicesindaco di Adrano, e assessore al Bilancio, ai Tributi, al Patrimonio, ai Processi Partecipativi, Giuseppe Currao che riassume la vicenda e, al contempo, invita i giovani a presentare la domanda di partecipazione.
«Nel 2017 per il Servizio Civile universale è entrato in vigore un nuovo sistema che, come ogni novità di legge comporta delle difficoltà oggettive – sottolinea Currao –. C’è stata una diversa interpretazione fra i funzionari del Comune di Adrano e quelli dell’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali per l’istituto delle misure aggiuntive. Noi abbiamo creduto, e il Cga ci ha dato ragione sul punto, di avere presentato un progetto di Servizio Civile senza misure aggiuntive. Di diverso avviso l’assessorato regionale, per il quale l’eventuale partecipazione di persone con minori opportunità al progetto costituisce delle misure aggiuntive. Secondo l’assessorato avremmo dovuto presentare il progetto al dipartimento nazionale, mentre i nostri funzionari ritenevano fosse giusto presentarlo all’assessorato regionale, per questo siamo stati esclusi. Il Cga ha chiarito definitivamente che la partecipazione di persone con minore opportunità non costituisce una misura aggiuntiva e, quindi, era corretta la presentazione all’assessorato regionale. Adesso, gli effetti dovranno essere valutati dall’assessorato che dovrà dare un seguito al pronunciamento del Cga.
Si riaprono i termini della presentazione delle domande?
Questo non è specificato nel provvedimento del Cga che si è limitato a sospendere l’efficacia del provvedimento di esclusione, quindi noi non siamo esclusi.
E adesso cosa accadrà?
Prudenzialmente stiamo cominciando a raccogliere le domande di partecipazione dei giovani di Adrano interessati, in attesa che l’assessorato regionale ci dia istruzioni più precise al riguardo. Abbiamo precisato nel bando pubblicato che il procedimento era sub iudice e che dovranno essere attuati provvedimenti definitivi.