Dure condanne del gup Sammartino al processo per l’operazione del luglio 2017
Condanne pesantissime per boss e affiliati del clan mafioso Scalisi di Adrano, da parte del gup del Tribunale di Catania Giuliana Sammartino al processo scaturito dal blitz del luglio 2017 “Illegal Duty” condotto dalla della Polizia di Stato (Squadra Mobile e Commissariato di Adrano) contro 36 appartenenti all’organizzazione (RILEGGI L’OPERAZIONE SU YVII24). Pene complessive per oltre 350 anni di carcere e organizzazione mafiosa disarticolata. Queste le condanne, emesse il 14 settembre 2018, nei confronti degi imputati colpevoli dei reati per cui erano accusati (con esclusioni per Vincenzo Biondi i capi T.1 e U.1, per Agatino Perni e Pietro Castro il capo A, per Antonino Furnari il capo X, e, riqualificato il fatto contestato al capo E.1 come furto pluriaggravato):
Nicola Amoroso anni 16 e mesi 8 di reclusione;
Vincenzo Biondi anni 20 di reclusione;
Emanuel Bua, ritenuta continuazione con i reati della sentenza definitiva il 17.11.2017, ulteriore pena di anni 1 e mesi 4 di reclusione ed euro 400,00 di multa;
Alfredo Bulla anni 20 di reclusione;
Angelo Bulla anni 12 di reclusione;
Angelo Calamato anni 8 di reclusione;
Pietro Castro anni 8 di reclusione;
Gaetano Di Marco anni 2 di reclusione ed euro 1.000,00 di multa;
Massimo Di Maria anni 10 di reclusione;
Salvatore Di Primo anni 8 di reclusione ed euro 8,000 di multa;
Antonino Furnari anni 15 e mesi 4 di reclusione;
Alfio Lo Curlo anni 8 di reclusione;
Alessio La Manna anni 12 di reclusione;
Agatino Leanza anni 8 e mesi 8 di reclusione ed euro 2.800 di multa;
Antonino Leanza anni 8 e mesi 4 di reclusione;
Giuseppe Liotta, ritenuta continuazione con i reati di cui alla sentenza definitiva del 18.3.2017, ulteriore pena di anni 1 di reclusione;
Pietro Giuseppe Lucifora anni 11 di reclusione;
Giuseppe Maccarrone anni 11 e mesi 4 di reclusione;
Pietro Maccarrone, ritenuta continuazione con i reati di cui alla sentenza definitiva del 12.2.2005, ulteriore pena di anni 8 di reclusione;
Alfredo Mannino anni 20 di reclusione;
Biagio Mannino, ritenuta continuazione con i reati della sentenza definitiva del 17.11.2017, ulteriore pena di anni 2 e mesi 8 di reclusione ed €. 600,00 di multa;
Giuseppe Mannino anni 20 di reclusione;
Vincenzo Pellegriti anni 11 e mesi 4 di reclusione;
Agatino Perni anni 6 e mesi 4 di reclusione ed euro 2.000,00 di multa;
Alfredo Pinzone anni 6 di reclusione ed euro 2.000,00 di multa;
Mauro Giuliano Salamone anni 8 di reclusione;
Salicola Sebastiano anni 12 di reclusione;
Santangelo Nicola anni 8 di reclusione;
Carmelo Scafidi ritenuta continuazione con i reati della sentenza definitiva dell’11.11.2014, ulteriore pena di anni 2 di reclusione;
Salvatore Scafidi anni 12 di reclusione;
Pietro Severino, ritenuta continuazione con i reati della sentenza definitivadel 7.12.2010, ulteriore pena di anni 2 di reclusione;
Giuseppe Sinatra anni 10 di reclusione;
Vincenzo Valastro anni 20 di reclusione;
Claudio Zermo anni 5 e mesi 4 di reclusione.
Il gup ha revocato la misura cautelare a Emanuel Bua, Angelo Calamato e Claudio Zermo con immediata scarcerazione, se non detenuti per altra causa. Riconosciuto il danno non patrimoniale in favore dell’Associazione Nazionale Antimafia Agosta liquidata in via definitiva in 5.000 euro.
L’operazione “Illegal Duty” ha svelato gli affari del clan “Scalisi” retto da Giuseppe Scarvaglieri ed in particolare le estorsioni nei confronti dei commercianti di Adrano, soprattutto all’interno del mercato ortofrutticolo.