Nasce quasi per gioco un’appassionante sfida a “colpi di retorica” promossa dall’associazione “Freedom”
Si è tenuto sabato pomeriggio, nella biblioteca comunale di Belpasso “Roberto Sava”, il primo “Caffè Retorico”, promosso dall’associazione belpassese “Freedoom”, annunciato dallo slogan “Vincere non basta, serve convincere”. Il presidente di “Freedoom”, Marco Motta, ha spiegato a Yvii24 lo scopo dell’evento: «Misurare la propria capacità di argomentazione e difesa delle tematiche a noi care. Nella vita quotidiana, nel mondo universitario e nel mondo lavorativo, il “saper dibattere” è fondamentale in un mondo dove i social media sembrano toglierci la libertà di parola».
L’iniziativa è nata dalle menti dei giovani dell’associazione i quali si trovavano spesso a discutere su diversi temi di attualità che li riguardano da vicino. Così, quasi per gioco, è iniziata la sfida a “colpi di retorica” in un pub dove ognuno difendeva a spada tratta i propri ideali e convinzioni. In seguito, Mario Leonardi, vicepresidente di “Freedoom”, ha pensato di spostare la sede di questa sfida tra amici nella biblioteca comunale belpassese, coinvolgendo la cittadinanza e trasformandola in un evento pubblico. È stata scelta la biblioteca proprio perché uno degli obiettivi dell’associazione è quello di valorizzare questo bene comunale, dato che molti giovani lamentano di non avere un luogo dove poter studiare.
Presenti all’evento il sindaco Daniele Motta ed il consigliere Fiorella Vadalà insieme a tre giudici che hanno mediato l’intero incontro, interagendo nelle varie sfide tra ragazzi: il professore Vito Sapienza, la professoressa Maria Gabriella Virgillito e la dottoressa in giurisprudenza Francesca D’Angelo. I temi dibattuti sono stati tre: pro e contro vax, sfida vinta da Santi Mansone; liberismo contro comunismo, sfida vinta da Mario Leonardi; legalizzazione delle droghe leggere, che ha eletto vincitrice Alessia Arizzi che ha argomentato a favore della legalizzazione. Ai vincitori sono stati offerti tre orologi da una gioielleria che ha accolto la proposta di Freedoom, ritenendo che la libertà di espressione sia la cosa più importante per i giovani.