Assente la consigliera Ada Vasta, convalescente dopo il parto, il consesso approva con 10 favorevoli e 9 contrari il Bilancio di previsione. Ma se la neomamma fosse stata in aula il documento non avrebbe avuto i numeri
Dieci voti favorevoli, nove contrari: il Consiglio comunale di Biancavilla approva il Bilancio di previsione. Insomma, è proprio il caso di dirlo, il “parto” c’è stato. E non è l’unico, visto che anche la Consigliera comunale Ada Vasta ha dato alla luce da pochi giorni. E se il consiglio non avesse avuto tanta premura di trattare il punto e per un atto di cortesia avesse aspettato il rientro della neomamma, la sorte sarebbe stata comprensibilmente avversa: sul 10 a 10, infatti, il Bilancio di previsione non sarebbe passato. Ma la politica non è di certo fatta di cortesie.
La coalizione Glorioso questa mattina si è presentata rocciosa in aula, forte dei numeri favorevoli. Inizialmente addirittura il rapporto era 10 a 8, visto che era assente anche il consigliere Mursia. Bocciata una prima proposta di sospensione, la consigliera Grazia Ventura (prima firmataria) ha proposto una mozione di sfiducia al presidente.
Il primo punto all’ordine del giorno (Ripiano maggior disavanzo da rendiconto 2015 rispetto al disavanzo tecnico di riaccertamento straordinario dei residui al primo gennaio 2015) è passato con 10 favorevoli e 8 contrari. Approvato anche il secondo punto (Documento unico di programmazione sezione strategica 2016-2018).
Dopo una sospensione, al rientro in aula vengono discussi gli emendamenti. Il consigliere Mario Amato, intervenendo, ha rilevato come l’assenza della collega Vasta avvantaggi la maggioranza. Replica del Sindaco Pippo Glorioso: «Sono consapevole di non avere la maggioranza ma sono consapevole di avere amministrato bene e di aver presentare un bilancio sano».
Approvati, con qualche modifica, gli emendamenti, anche quelli presentati dalla consigliera Vasta. Poi qualche schermaglia ancora e il Bilancio preventivo 2016-2018 con relativi allegati viene approvato con 10 favorevoli e 9 contrari. Si chiude, prossimo capitolo la sfiducia al Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Cantarella. Adesso la minoranza nel mirino vede la sua poltrona, anche perché sui numeri, questa volta, non c’è certezza.