“Fiore all’occhiello e considerato come un riferimento per il trattamento di patologie neurologiche o derivanti da traumi”
La soppressione del reparto di Medicina fisica e riabilitazione, dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, noto come centro di riabilitazione, in una interrogazione del deputato regionale del gruppo Sicilia Democratica, Salvo Giuffrida. In particolare, il componente della commissione “Sanità” dell’Ars, chiede le iniziative in atto per il mantenimento dell’importante presidio. Pubblichiamo l’interrogazione in forma integrale.
Interrogazione
(risposta scritta)
Notizie in ordine alla riapertura del centro di recupero e riabilitazione di Biancavilla (CT).
All’on. Presidente della Regione, all’on. Assessore regionale per la Salute premesso che: pur vedendo confermato il nosocomio biancavillese come “ospedale di base”, alla stregua di quelli di Paternò e Bronte, dalla nuova rete ospedaliera siciliana, è stato cancellato il centro di recupero e riabilitazione motoria di Biancavilla, intitolato all’ex sindaco Salvatore Uccellatore;
il predetto centro, esiste da 40 anni, pensato da padre Calaciura, serve un territorio di 200 mila abitanti ed è l’unica struttura a gestione pubblica della zona, che assicura alla vasta utenza prestazioni di qualità e servizi che, in molti casi, non sono erogati neppure dai privati.
Sottolineato che il centro di recupero e riabilitazione di Biancavilla è una eccellenza della sanità pubblica con 30 mila accessi l’anno per il trattamento di patologie neurologiche e per la riabilitazione motoria, dalle malattie che colpiscono il neonato fino alla sclerosi multipla;
altresì che lo stesso accoglie pazienti che da diverse parti della provincia di Catania e di Enna vengono a Biancavilla per cure e terapie;
ricordato che dagli entusiasmi per i lavori (quasi ultimati) del nuovo plesso ospedaliero di Biancavilla (di cui tante volte è stata annunciata l’inaugurazione imminente) si è passati alle contestazioni per lo scippo di un “pezzo di pregio” della sanità locale, in un’operazione di impoverimento del territorio tout court , senza concertazione con le parti istituzionali, professionali e sociali, interessate;
evidenziato che è stato espunto dalla mappa della sanità regionale il reparto di “Medicina fisica e riabilitazione” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. Eliminato, come si nota sfogliando gli atti regionali approvati e resi noti nei giorni scorsi, senza che se ne fosse mai parlato, nonostante sia riconosciuto come un fiore all’occhiello e considerato come un riferimento per il trattamento di patologie neurologiche o derivanti da traumi attraverso riabilitazione motoria, vertebrale, reumatologica a supporto del reparto di Ortopedia, oltre ad offrire servizi di logopedia.
Che l’eliminazione del centro comporta la cessazione delle cure della fase intermedia ed essenziale della riabilitazione, lasciando una situazione paradossale in cui vengono previsti trattamenti solo per i casi acuti e posti di lungodegenza;
Per sapere:
Quali siano i motivi che hanno indotto le SS.LL. a determinare la chiusura del centro di riabilitazione di Biancavilla;
Quali iniziative urgenti intendano assumere le Ss.LL. in indirizzo, affinchè il Centro possa essere ripristinato con la totalità delle sue funzioni, restituendo alla collettività il punto di riferimento di cura e di riabilitazione che ha sempre rappresentato.
9.05.2017
On. Salvo Giuffrida