Chiusa da metà ottobre per lavori ancora in attesa del via, l’isola ecologica dovrebbe riaprire nei primi giorni di marzo
Non esiste a Biancavilla una “seconda stella a destra” dalla quale farsi guidare verso il centro comunale di raccolta: qui, infatti, è proprio “l’isola ecologica che non c’è”. Chiusa, ormai, dal lontano 15 ottobre all’indomani del blitz congiunto Polizia-Asp volto “ad individuare irregolarità nella tenuta dei luoghi da parte della della MBS Ambiente S.c.a.”, l’isola ecologica è solamente un lontano ricordo. A farne le spese della prolungata chiusura, senza l’attuazione di una soluzione alternativa, sono i cittadini costretti a tenere in casa, o in garage, ingombranti ed elettrodomestici.
Una parte di biancavillesi, inoltre, utilizzava il centro di raccolta per conferire i normali rifiuti differenziati. Scrive una nostra lettrice: «Mi recavo abitualmente all’isola ecologica per non lasciare l’immondizia differenziata davanti casa che il vento e i cani sparpagliavano per strada. Ma in questa situazione mi sono ormai rassegnata». Nessun servizio alternativo è stato attivato dall’amministrazione comunale per sopperire alla chiusura del sito, che dura ormai da tre mesi e mezzo, e che risulta essenziale per una efficace raccolta differenziata.
Altri comuni nella stessa situazione hanno, invece, adottato efficaci contromisure. Nel Comune di Mascalucia, il cui centro comunale di raccolta è chiuso da mesi per lavori di adeguamento, l’amministrazione comunale ha attivato un servizio di raccolta a giorni e orari prestabiliti: l’impresa che si occupa del servizio rifiuti ha messo a disposizione operai e scarrabili per il conferimento di ingombranti, sfalci e potature e inerti, mentre i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raae) sono raccolti in altri giorni.
Abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di Biancavilla, tramite il portavoce del sindaco, per quanto tempo ancora l’isola ecologica resterà chiusa e qual è la procedura di smaltimento per ingombranti ed elettrodomestici. Ci è stata data questa risposta: «L’Isola Ecologica è attualmente chiusa a causa dei lavori di adeguamento che riguardano l’impianto antincendio. Proprio ieri, primo febbraio, è arrivato il parere favorevole del Comando dei Vigili del Fuoco che ci consente di avviare i lavori. La loro durata è di circa un mese: verrà rifatto l’impianto elettrico e quello antincendio. La riapertura dell’Isola Ecologica è prevista per i primi giorni di marzo. Per i rifiuti ingombranti, nell’attesa della riapertura è stato deciso che, nei casi particolari di difficile gestione logistica, si occuperà il Comune di andare a prelevarli. Va sottolineato che le difficoltà finora affrontate dipendono dai lavori di adeguamento delle varie piattaforme di conferimento che provocano stop forzati e danni per gli utenti».
Insomma, se non è stato attivato un centro comunale di raccolta sostitutivo e vengono ritirati solo i “casi particolari di difficile gestione logistica” non c’è da meravigliarsi se, poi, le periferie biancavillesi siano diventate una grande discarica senza soluzione di continuità.