Vincenzo Cantarella siede per la terza volta sullo scranno più alto e detta le sue regole
Terza volta da presidente dell’assise biancavillese, consigliere da tre decenni, Vincenzo Cantarella (Pd, Ds, Pds, Pci, ma anche consigliere dei Riformisti), con una comunicazione ai capigruppo rende noto il suo programma presidenziale. Nel documento l’esponente democratico ribadisce le linee guida che intende seguire anche in discontinuità rispetto al passato. Il programma si riassume sostanzialmente in cinque punti, 1) rispettare e far rispettare il regolamento del consiglio; 2) migliorare i rapporti tra maggioranza e opposizione e tra consiglio e amministrazione; 3) creare condizioni di agibilità politica tenendo tempestivamente e correttamente informati i consiglieri, ma anche condividere, conoscere, approfondire, capire eventuali retroscena, aprirsi al confronto e al dialogo per aprire una nuova fase politica; 4) censura di atteggiamenti e comportamenti in aula consiliare non consoni al luogo, rispetto di un codice etico per evitare scontri sterili, insulti personali e gratuiti; 5) censura di offese personali delazioni, insinuazioni, o altro che nulla hanno a che fare con la politica in senso lato.
Cantarella scrive pure: “senza buonismo perbenista apparente o di facciata, chiunque invitato o convocato presente in aula, chi partecipa ai lavori, deve sentirsi libero di prendere parola“. Il presidente conclude con la considerazione che nei luoghi istituzionali in cui mancano questi presupposti di decoro, senza dubbio alcuno è morta la Politica.
Il Consiglio comunale biancavillese tornerà a riunirsi giovedì 7 aprile per affrontare 14 punti all’ordine del giorno fra i quali la ricomposizione delle commissioni, le interrogazione in merito alle discariche presenti nel territorio e alle strutture Gal di piazza Don Bosco, l’approvazione del baratto amministrativo.