Un video inviatoci da una lettrice, realizzato dal dottore Alessandro Belvedere, dirigente medico I livello Mcau, del pronto soccorso del Policlinico Gaspare Rodolico – San Marco, di Catania, appalesa un’ambulanza che (ieri) è rimasta bloccata nel traffico cittadino di Catania malgrado la sirena incessante. Di solito la maggior parte degli automobilisti si ferma di lato o trova uno spazio ove ficcarsi per far passare le ambulanze. In questo caso appare di tutta evidenza nel video che le auto non hanno dove porsi da parte e pertanto l’ambulanza deve accodarsi con il rischio per la persona da soccorrere, o trasportare al nosocomio, di aggravarsi se non anche morire.
Il Codice penale, art. 340, prevede che: “Chiunque, fuori dei casi preveduti da particolari disposizioni di legge [330, 331, 431, 432, 433], cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino a un anno. Quando la condotta di cui al primo comma è posta in essere nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, si applica la reclusione fino a due anni”.
Nella fattispecie, apparirebbe che coloro che sono eletti, nominati, incaricati, assunti, quali responsabili della viabilità catanese, forse dovrebbero risponderne. Anche se per un altro verso, la Giurisprudenza, Cass. pen. n. 4908/2019, recita: ”Non integra l’elemento oggettivo del reato previsto dall’art. 340 cod. pen. la mancata o insoddisfacente organizzazione dell’attività di un servizio pubblico, in quanto la norma sanziona esclusivamente la volontaria alterazione, anche temporanea, del funzionamento di tale servizio, incidente sulla sua complessiva regolarità”.
Tuttavia, quanto meno, sotto il profilo politico ed operativo, appare visibile l’inadeguatezza della gestione del traffico veicolare cittadino.