Durante l’Assemblea ordinaria, che si è svolta ieri mattina presso la sala Basile a Catania, è stato approvato il bilancio chiuso il 31.12.2022. della Azienda Consorziale Servizi Etnei SpA (A.Co.S.Et.) con sede nella città etnea in Viale Mario Rapisardi.
Alla presenza dei Sindaci soci, hanno relazionato il CDA, il Collegio Sindacale e il Revisore Unico. Soddisfazione è stata espressa dal presidente e dal direttore di Acoset SpA, rispettivamente Giovanni Rapisarda e Antonio Coniglio “Nonostante la tempesta perfetta rappresentata dai costi energetici, che ci ha investito sin dal nostro insediamento, i conti risultano migliorati e il bilancio non mostra criticità economiche, sebbene – come molte aziende – la tensione economica è palpabile. Siamo riusciti a chiudere positivamente gli accordi con Enel e con Consip, al fine di gestire al meglio gli appuntamenti mensili, in termini di costi e liquidità“.
La Acoset SpA si occupa di raccolta, trattamento e fornitura di acqua. È stata costituita tra dieci comuni della provincia di Catania, per la realizzazione di un acquedotto che provvedesse all’approvvigionamento idropotabile dei comuni consorziati, captando ed incanalando le acque delle sorgenti site in località Maniace. Attualmente l’A.Co.S.Et. provvede all’alimentazione idrica di 20 Comuni della fascia pedemontana etnea posti a quota topografica superiore ai 200 m s.l.m. (200 metri sopra il livello del mare).
I comuni serviti sono : Aci Bonnacorsi, Aci S.Antonio, Adrano, Belpasso, Camporotondo Etneo, Catania (solo per la frazione di S.G.Galermo), Gravina di Catania, Mascalucia, Nicolosi, Pedara, Ragalna, S.Agata Li Battiati, S. Giovanni La Punta, S.Gregorio, S.Maria di Licodia, S.Pietro Clarenza, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde e Viagrande per un totale di circa 236.000 abitanti serviti.
Le fonti d’approvvigionamento nel frattempo sono state incrementate con la galleria di captazione di “ Ciapparazzo”, a sud-est dell’abitato di Bronte, quella della “Val Calanna” sopra Zafferana Etnea ( Oggi non più utilizzabile in quanto sepolta dalla colata del 1992), e con i pozzi “Sacro Cuore” in località Pedara,. Inoltre per far fronte alle necessità idropotabili delle oltre 90.000 utenze, soprattutto nel periodo estivo, nel quale la popolazione di alcuni comuni consorziati aumenta fino a triplicarsi e oltre, per l’afflusso turistico, il Consorzio immette nella rete acquedottistica acque provenienti da numerosi pozzi sia pubblici che privati.
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