Oggi alla Cgil analisi del settore in assemblea. «Crisi occupazione accompagnata da spopolamento»
Carmelo De Caudo, 46 anni, è il nuovo segretario generale dello Spi Cgil di Catania, il sindacato dei pensionati. De Caudo prende il posto dell’uscente Nicoletta Gatto giunta al termine degli 8 anni di mandato, ed è stato eletto nel corso dell’assemblea di stamattina all’unanimità (56 si e 1 astenuto). Ai lavori erano presenti, tra gli altri, anche il segretario generale della Cgil, Giacomo Rota, Francesco Battiato presidente dell’assemblea, Nino Licciardello della segreteria Spi, Maurizio Calà, segretario regionale Spi Sicilia e il segretario nazionale dello Spi, Attilio Arseni. «A De Caudo vanno le nostre congratulazioni più affettuose – ha commentato il segretario generale Rota –. Siamo certi che saprà dare seguito all’ottimo lavoro già avviato dalla segretaria uscente Nicoletta Gatto. Lo SPI ha sempre lavorato fanno a fianco con la Camera del lavoro sui temi più caldi legati ai diritti delle fasce deboli».
Già in segreteria dello Spi dal 2014, De Caudo ha iniziato la militanza nella Filt Cgil come delegato Alitalia nel 1995, ed è stato pure segretario generale della Filt Cgil di Catania e componente della segreteria di Filt Sicilia.
«C’è una sofferenza sociale in atto che porta i giovani a emigrare, condizione questa che al Sud ha determinato negli ultimi 10 anni 1.130.000 giovani emigrati in Europa di cui il 30% sono laureati, la maggior parte donne – ha detto il neosegretario –. C’è una generazione in ginocchio con prospettive preoccupanti nel versante occupazionale oggi e pensionistico domani. Per questi motivi il tema occupazionale è priorità da risolvere, ed è per questo che lo SPI lo vive come un’emergenza che, se non risolta, segnerà una fase di declino irreversibile, perché la crisi dell’occupazione è accompagnata dallo spopolamento».
De Caudo punterà ad incrementare le sedi SPI nel territorio, dotandole di tutti i servizi necessari, sempre integrando il lavoro con CGIL, INCA e CAAF, ma anche a continuare a lavorare sulla contrattazione sociale territoriale, spingendo i comuni alla piena attuazione del protocollo d’intesa firmato tra Anci, Governo regionale e organizzazioni sindacali.
L’intervento di dimissioni per scaduto mandato di Nicoletta Gatto – che ha ricevuto i ringraziamenti di tutti gli intervenuti –, ha riassunto lucidamente i molti punti relativi alla missione del sindacato dei pensionati: dal rinsaldo dei rapporti con i più giovani in barba alle pressioni mediatiche, alla cura della memoria storica delle lotte civili, dal radicamento territoriale al rafforzamento della contrattazione sui temi del welfare: «La contrattazione territoriale che la CGIL ha messo in campo, assieme a tutte le categorie e allo SPI in particolare, ha come obbiettivo quello di tutelare la condizione complessiva delle persone che rappresentiamo, siano esse lavoratori, disoccupati o pensionati. Si tratta di assicurare assieme al rispetto dei diritti del lavoro, il rispetto e l’esigibilità dei diritti di cittadinanza, in particolar modo in un momento nel quale il rischio di povertà e di esclusione sociale di larga fascia di popolazione è sempre più evidente. Come SPI di Catania abbiamo puntato sulla vertenzialità territoriale attraverso una ripresa forte della iniziativa unitaria con FNP e UILP, a partire dalla verifica dei bilanci preventivi di tutti i Comuni, per evitare contrazioni alla spesa sociale e per l’attuazione dei piani di zona della 328. Difficilmente, però, tutti questi obiettivi sono stati raggiunti. Anzi in questi anni di crisi, con le progressive decurtazioni di risorse al fondo sociale nazionale, è stato sempre più difficile mettere in campo una contrattazione sociale capace di conseguire risultati adeguati al crescente disagio sociale del nostro territorio e ai nuovi bisogni emergenti».