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Home » Catania » Catania. Emergenza incendi: l’allarme dei sindacati. “Servono personale e mezzi”

Catania. Emergenza incendi: l’allarme dei sindacati. “Servono personale e mezzi”

redazione Di redazione
10 Luglio 2017
in Catania, Politica
Tempo di lettura:4 mins read
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Santa Maria di Licodia, incendio sterpaglie allo svincolo della 284

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Il fuoco distrugge vegetazione ed edifici, mentre i pompieri devono fare i conti con organici ridotti e mezzi obsoleti. Le note di Funzione Pubblica Cgil e Usb

Temperature elevate, scatta l’emergenza incendi. Il fuoco negli ultimi giorni, innescato sempre da mano umana, ha divorano vegetazione e fabbricati. E in questo contesto il comando provinciale dei Vigili del Fuoco ha un organico non adeguato alla situazione. Sia la Funzione Pubblica della Cgil, sia L’Usb chiedono un potenziamento di mezzi e personale.

«Al prefetto e a tutti i vertici dei vigili del fuoco nazionali, regionali e provinciali, la FP Cgil chiede che si assegnino strumenti e risorse finanziarie adeguate a poter gestire la stagione estiva e programmare anticipatamente squadre di soccorso supplementari».
L’appello è firmato dal segretario generale della Funzione pubblica di Catania, Gaetano Agliozzo, e dal segretario provinciale Armando Garufi. «È fondamentale che permettano ai vigili catanesi di non tralasciare il soccorso ordinario che deve essere assicurato, ogni ora, alla popolazione», aggiungono i due segretari. Nella nota inviata alla Prefettura di Catania, al direttore regionale ed ai coordinamenti dei vigili del fuoco si legge: «In questi giorni sul territorio catanese si sta vivendo una situazione inammissibile, documentata sia dai giornali locali che da quelli nazionali, che va oltre la normale sopportazione di stress psicofisico del personale Vigili del Fuoco: la sala operativa non riesce a gestire la mole di interventi sul territorio; la popolazione in difficoltà trova spesso le linee telefoniche occupate e, per poter parlare con un operatore, bisogna fare i conti con interminabili tempi d’attesa.

Sono in atto da diversi giorni incendi che impegnano le squadre per diversi turni di servizio, ma nel turno non si possono effettuare cambi del personale e si continua per 12 ore senza interruzione; anche il cambio turno il servizio, si protrae per diverse ore, aumentando di tanto, troppo il rischio di infortuni. Eppure la criticità si poteva evincere facilmente e con ampio margine di tempo dai comunicati che arrivano dalla Protezione Civile, ma l’unica forma di supporto per il Comando è stato il richiamo in servizio di qualche unità non programmata e solo all’ultimo minuto, unità che è diventata quasi impossibile reperire».
Per Agliozzo e Garufi, la situazione al comando di Catania, negli anni, non è migliorata affatto: «ogni mobilità del personale bisogna fare i conti con unità di personale in meno – si legge nella nota sindacale – esiste una carenza assoluta di personale autista; non si riesce ancora ad assegnare il personale per adeguare la categoria dei distaccamenti D3, già decretati dall’Amministrazione; il Centro Polifunzionale, di pertinenza regionale, viene ancora gestito con unità del Comando di Catania, sottraendole al già striminzito organico».
Ogni anno i Vigili del Fuoco fanno richiesta di convenzioni con la Regione Siciliana e/o con la Città Metropolitana (ex Provincia), per aumentare la risposta operativa con qualche squadra in più, ma le richieste vengono puntualmente disattese motivando con la limitatezza delle risorse.

«E ogni anno la conta dei danni è notevole e ci si rende sempre conto che sarebbe bastato veramente poco per evitare tali disastri: semplicemente, tempi di risposta brevi. Se si considera che tutti i comandi della Sicilia vivono le stesse problematiche e che, dunque, diventa difficile avvalersi del supporto dei comandi limitrofi, la situazione diventa grave. Senza contare che, la carenza di personale ha un’incidenza negativa sulla formazione; non potendo organizzare corsi, per non distogliere personale dal servizio di soccorso, si penalizza il lavoratore sia sulla sua sicurezza che sui passaggi di qualifica.
Le condizioni dei mezzi di soccorso è molto grave; le variegate denunce fatte in questi anni non hanno dato nessun esito, il tempo passa ma nel cortile restano sempre gli stessi mezzi, spesso accomodati alla meglio, mezzi che sugli interventi mostrano tutta l’inadeguatezza, limitando di fatto operatività e sicurezza delle squadre. Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto ed apprezzato le note dall’amministrazione sia per l’operazione Augusta che per il G7, note nelle quali si elogiava la nostra professionalità; ma quelle convenzioni le abbiamo potute affrontare solo con la programmazione e l’impiego di personale in straordinario», concludono i due sindacalisti.

«In questi giorni la provincia etnea è colpita da un forte ondata di calore e questa è notizia già nota – afferma il rappresentante provinciale Usb Carmelo Barbagallo –. Le criticità derivate dalla mole di interventi che ha interessato il comando etneo ha creato non poche difficoltà: i mezzi, e nello specifico i moduli antincendio, autobotti e APS, sono andati in tilt e Catania non ha un numero sufficiente di mezzi e uomini  protrebbero sopperire con precari in attesa di stabilizzazione e idonei ai concorsi  per potere sopperire alle richieste. Nei giorni scorsi, anche il capo della protezione civile Curcio ha lanciato un grido di allarme. “Proprio la Sicilia è una di quelle regioni a rischio “Portogallo”. Senza uomini, mezzi e con in più i compiti ed il lavoro della dismessa forestale. Una situazione grave che si ripete ogni anno e che mette in condizioni precarie chi è chiamato a prestare soccorso. Noi come sindacato, ovviamente, non possiamo accettare altri disastri ambientali, morti da malattie professionali.
Pertanto – chiude Barbagallo – l’Usb ha dichiarato lo stato di agitazione  provinciale di Categoria, con il primo tentativo di conciliazione presso la prefettura di Catania, con la richiesta di  presenza del Sindaco della città metropolitana di Catania».

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Tags: Cataniacgil usbemergenzafpfunzione pubblicain evidenzaincendimezziorganicoridottoVigili del Fuoco
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