L’iniziativa avrà luogo il 22 ottobre presso la Cittadella Universitaria con lo scopo di diffondere l’open source, così da coinvolgere gli studenti, le istituzioni scolastiche e le aziende
Un evento tutto da seguire quello del “Catania Linux Day 2016” che avrà luogo nel capoluogo etneo, sabato 22 ottobre presso la Cittadella Universitaria, in occasione della XVI giornata nazionale dedicata al software libero. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione siciliana “Sputnix”, che raccoglie gli utenti Gnu/Linux con lo scopo di favorire la diffusione della piattaforma open source, in collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica (Dieei) e di Matematica e Informatica (Dmi) dell’Università di Catania, e con Mozilla, Homatron, Fablab Catania, I Press e CoderDojo etneo.
Alle ore 9.00, all’interno dell’Aula magna di Matematica, interverranno il Rettore Giacomo Pignataro, in qualità di studioso di Scienza delle Finanze e dei mercati di monopolio, il Presidente del Corso di Laurea in “Ingegneria informatica” Michele Malgeri, il dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale Emilio Grasso. A seguire gli interventi del magistrato del Tribunale di Catania Mariano Sciacca, che parlerà sulla giustizia manageriale e tecnologia al tempo della grande crisi; Dario Camonita (studente di informatica) che ripercorrerà la storia e la filosofia del software libero; Emanuel Di Vita (Mozilla official) che relazionerà sulla campagna Change Copyright: riprendiamoci la libertà; Sonia Montegiove (presidente di LibreItalia onlus) in collegamento video. Si parlerà inoltre dell’utilizzo del software libero nella scuola pubblica con un contributo a cura dell’Ufficio Scolastico provinciale di Catania.
«Con questa iniziativa – spiega Gaetano Di Stefano dell’associazione Sputnix – cercheremo di fare piena luce su tutto ciò che fa parte della galassia Gnu/Linux; è una rivoluzione culturale che avanza e che vogliamo ulteriormente diffondere. Il concetto che sta alla base del sistema open source è la libertà di utilizzo, di distribuzione e soprattutto di sviluppo del codice: in questo modo la comunità internazionale dei programmatori ha contribuito al miglioramento e alla diffusione del “free software”».