L’ex assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, è stato rinviato a giudizio nel corso di un procedimento scaturito da un’indagine dei Carabinieri del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Catania per incarichi nell’ambito di progetti finanziati e approvati dall’assessorato alla Salute della Regione Siciliana attribuiti, secondo l’accusa, a “predestinati” o congiunti con bandi predisposti ad hoc ed esami pilotati. L’accusa riguarda incarichi per progetti finanziati e approvati dall’assessorato alla Salute della Regione Siciliana, che sarebbero stati attribuiti a “predestinati” o congiunti tramite bandi indirizzati ad hoc ed esami pilotati. Più nello specifico l’ex assessore regionale è indagato per turbata libertà di scelta del contraente, per la nomina un professionista per un progetto da 10mila euro. Ruggero Razza è stato eletto eurodeputato alle recentissime elezioni dell’8 e 9 giugno nelle file di Fratelli d’Italia in quanto la capolista Giorgia Meloni, anche attuale Premier del Governo nazionale, a rinunciato sicché dopo il secondo classificato è scattato il seggio per il terzo che era l’ex assessore regionale siciliano alla sanità.
Per lo stesso tipo di reato contestato è stata emessa sentenza di assoluzione, per non avere commesso il fatto, dell’ex assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone, che si era dimesso dall’incarico di medico dirigente dall’ospedale di Catania in cui lavorava.
Il Gup Carlo Cannella ha complessivamente rinviato a giudizio undici persone, tra cui, Ignazio ‘Igo’ La Mantia, ex presidente dell’ordine dei medici, e Giuseppe Arcidiacono, dirigente medico dell’ospedale Garibaldi ed esponente di Fdi che si era candidato a sindaco di Catania per poi ritirarsi. A giudizio anche: Alberto Bianchi, Filippo Di Piazza, Sebastiano Felice Agatino Ferlito, Rosalia Maria Leonardi, Eugenio Pedullà, Ernesto Guido Rapisarda, Francesco Lo Re e Daniele Sorelli. Il Gup ha emesso anche la sentenza del processo col rito abbreviato e condannato Aldo Missale, ex direttore amministrativo dell’Ordine dei medici di Catania, accusato di corruzione, a sei anni e otto mesi di reclusione e il medico, Calogero Grillo, accusato di turbativa d’asta, a otto mesi, per quest’ultimo esecuzione pena sospesa. Missale è stato anche condannato a risarcimento alle parti civili, le aziende ospedaliere Policlinico e Garibaldi, l’ordine di medici e una parte lesa, da liquidarsi in separata sede e fissando una provvisionale da 30mila euro ciascuno. Grillo dovrà risarcire il Policlinico universitario, al quale dovrà versare una provvisionale di 10mila euro.
NOTA
Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di eventuali sentenze passate in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.