La misura nell’ambito delle indagini Iblis e Caronte. Destinatari due affiliati al clan Santapaola-Ercolano
La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, su richiesta della locale DDA, che ha coordinato le relative indagini compiute dal Ros Sezione Anticrimine di Catania, ha disposto il sequestro di beni mobili ed immobili e di rapporti bancari direttamente e indirettamente riconducibili a due persone, per un valore complessivo di circa quindici milioni di Euro. Si tratta di Alfio Aiello e di Pasquale Oliva, già condannati dal Tribunale per associazione mafiosa. Il provvedimento rientra nell’ambito delle operazioni “Iblis” e “Caronte” che hanno fatto luce su personaggi e traffici della alla famiglia Santapaola-Ercolano, alla quale i due apparterrebbero.
Alfio Maria Aiello è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Catania nell’ambito del processo “Iblis” alla pena di 12 anni e 4 mesi di reclusione per i reati di partecipazione ad associazione mafiosa e per intestazione fittizia di quote societarie e di immobili, condanna poi confermata in appello. Ultimamente è stato destinatario di un nuovo provvedimento restrittivo nell’ambito dell’indagine “Caronte”, poiché accusato di essersi adoperato, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, unitamente al fratello Vincenzo e a Vincenzo Ercolano (anch’essi destinatari del medesimo provvedimento cautelare), all’intestazione fittizia delle quote della Società Servizi Autostrade del Mare ad altri soggetti.
Stesso contesto investigativo per Pasquale Oliva, accusato anche dalle testimonianze di diversi collaboratori di giustizia e ritenuto al vertice della famiglia mafiosa che opera a Ramacca. Per lui la condanna a 18 anni di carcere per partecipazione ad associazione mafiosa ed estorsione aggravata.
Il sequestro, nel suo complesso, ha per oggetto beni mobili, immobili e società per un valore stimato in circa 15 milioni di Euro.