Comunicato dell’azienda di telecomunicazioni alla quale il call center di Paternò assicura 130 operatori
Nota stampa della Transcom, l’azienda di telecomunicazioni per la quale operano in subappalto 130 lavoratori del call center Qè di Paternò che, com’è noto, ha un sovraindebitamento di sei milioni e mezzo di Euro che mette a rischio il prosieguo dell’attività. Nel documento Transcom sottolinea di aver sempre onorato gli impegni contrattuali con Qè e, proprio per questo, non comprende il perché il personale addetto alla commessa sia stato penalizzato nei pagamenti delle retribuzioni. L’impresa sottolinea di essersi attivata per le necessarie garanzie sulla corresponsione degli stipendi e dei relativi oneri sociali. Transcom aggiunge di seguire da tempo con preoccupazione la crisi Qè e sottolinea di constatare continui disservizi derivanti dalla situazione di crisi strutturale del call canter.
«Siamo lieti che il prefetto della Provincia di Catania Dott.ssa Maria Guia Federico, nella riunione del 15 luglio, si sia impegnato a vigilare e farsi garante – afferma Michele Tedeschi, Responsabile del personale di Transcom Italia –. Transcom ha sempre rispettato gli impegni contrattuali e pagato alle scadenze previste. Non comprendiamo perché il personale addetto alla nostra commessa sia stato penalizzato nei pagamenti».
Transcom attende ora adesso che la proprietà ed il management dell’azienda Qè dicano con chiarezza a tutti cosa intendono fare per onorare il contratto con Transcom e scongiurarne la risoluzione a causa di inadempienza.