Inizia qui l’avventura di Yvii24: costruire la nostra credibilità dar voce ai territori
Eccoci qui, forse un po’ in ritardo, ma l’importante alla fine è esserci. Ci presentiamo: siamo Yvii24, della famiglia di Yvii, la web-tv nata quasi per caso e che, nel frattempo, è diventata grande, e pensa in grande. A noi spetta il compito di fare le news. Cercheremo di farlo nel migliore dei modi, con grande umiltà, e con la consapevolezza di dover crescere.
Il nostro luogo naturale è il web, anche se ci misureremo, nel tempo, anche con la tv tradizionale, cercando di far interagire il piccolo schermo e la grande rete. Il nostro obiettivo è quello di costruire un sito di news che sia rappresentativo dei territori in cui operiamo, ovvero di quel versante sospeso fra l’Etna ed il Simeto, provando a raccontarne altri di territori, dal capoluogo alla costiera jonica sino all’area pedemontana.
Lo faremo con entusiasmo e non snaturando lo spirito di Yvii, uno spirito libero e a tratti irriverente, che nasce e si sviluppa negli ambienti dei nativi informatici. E lo faremo con l’obiettivo di coinvolgere i nostri visitatori, chiamandoli ad interagire con noi e con il web mediante le nostre rubriche.
“Youyvii” è una rubrica che consente a tutti di pubblicare su Yvii24 il proprio video, la propria galleria fotografica o singola foto, un testo e ogni altra forma espressiva, per raccontare un fatto o un evento, condividere un’emozione, denunciare qualcosa o semplicemente far vedere delle immagini che si ritengono significative.
“Dillo a Yvii” raccoglie le vostre segnalazioni sui disservizi nel territorio, ma anche sui fatti positivi: diteci cosa non funziona o, piuttosto, diteci cosa funziona, verremo noi a realizzare un servizio.
“Quel che le donne dicono”, è una rubrica curata da Pilar Castiglia, Presidente del Centro Antiviolenza Antistalking “Calypso” di Biancavilla, che si propone di essere un piccolo spazio in sostegno della battaglia di civiltà contro ogni forma di violenza sulle donne: tutti siamo chiamati a dare un contributo e se l’informazione riesce ad essere utile a chi è in stato di disagio, avremo centrato il nostro obiettivo.
Negli ultimi anni il mondo dell’informazione è cambiato in maniera radicale. Le certezze di un foglio di giornale sporco d’inchiostro, sfogliato davanti al cappuccino alle sette di mattina, e del tg delle venti, si sono dissolte dinanzi a pc e tablet che animano sempre più la nostra giornata e che ci offrono news di continuo. Il numero di chi s’informa su internet è cresciuto in maniera esponenziale, così come la richiesta di notizie, soprattutto locali. A fronte di ciò, la figura del giornalista, la struttura della redazione, la professionalità del cameraman, sono messe in crisi da chi, o in maniera improvvisata, o in piena coscienza, confeziona fantomatiche notizie da dare in pasto al popolo dei social per lucrare click e, con essi, pubblicità. È il fenomeno delle “bufale” che spaccia per vere notizie palesemente inventate. In questo scenario, la credibilità della testata, del direttore, dei collaboratori, diventa il sigillo di garanzia: la notizia è vera quando è credibile chi la diffonde. È sempre più necessaria questa certificazione di affidabilità: d’un lato per togliere fiato agli speculatori, dall’altro per chiedere al lettore di tornare a visitarci, e lo farà solo se ci riterrà attendibili.
Siamo pienamente coscienti della sfida che abbiamo davanti, una sfida che dovrà condurci a costruire la nostra credibilità dando voce ai territori: l’entusiasmo c’è, e siamo convinti di poter fare bene. Ma il giudizio spetterà soltanto a voi.
Buona navigazione.