A Sala d’Ercole siederà solo Gaetano Galvagno fra i paternesi in lizza per un seggio da onorevole
È stata una vera e propria disfatta per i candidati all’Assemblea Regionale Siciliana della città di Paternò. Fatta eccezione per Gaetano Galvagno a cui si aprono le porte di Palazzo dei Normanni. Le reazioni però sono sorprendenti: nessuno dei paternesi che non è riuscito a superare il quorum per l’accesso al parlamento siciliano, sembra essersi fiaccato e, i progetti politici continuano malgrado la sconfitta.
In questa guisa la pensa il primo dei non eletti Vito Rau (nella foto sopra) della lista Udc a sostegno del presidente Nello Musumeci, che ha riportato 4284 preferenze in tutto il collegio catanese e 2281 solo a Paternò. Ieri sera Rau ha voluto incontrare i suoi sostenitori in via Emanuele Bellia a Paternò, sede di “Paternò On” il gruppo politico che ha sostenuto Nino Naso alle ultime elezioni amministrative.
«Come ogni competizione elettorale si mette in conto la vittoria e la sconfitta – ha dichiarato l’ex consigliere e assessore comunale –. Certamente poteva andare meglio: undici candidati paternesi hanno frazionato il voto e confuso la gente. Non abbiamo avuto mezzi potenti, è tutto frutto del nostro impegno, non possiamo rimpiangere nulla. Crediamo nel nostro progetto perché non si possono abbandonare questi voti, che sono le preferenze accordateci da paternesi e da altri del territorio. Non bisogna per forza avere un ruolo istituzionale per fare politica».
Poi una nota di disappunto sul fatto che «tanti paternesi avrebbero potuto votare il paternese, invece, hanno preferito votare il forestiero».
Ottimo risultato anche per il grillino Antonino Sapienza, del Movimento 5Stelle a sostegno di Giancarlo Cancelleri: il secondo più votato a Paternò, con 2092 preferenze, in ogni caso un impegno da proseguire con il Movimento, essendosi posto, come primo partito in questa tornata elettorale. «Non siamo più un voto di protesta, come qualcuno strumentalmente cerca di farci apparire – ha spiegato Sapienza a Yvii 24 –, ma un voto consapevole e attento, frutto del lavoro svolto da me e, più in generale dal movimento in questi anni a Paternò. È stata una bella esperienza, mi ha aiutato a crescere personalmente e politicamente. Adesso tornerò al mio impegno di attivista nel territorio, con maggior convinzione».
Poco distante dalle preferenze accordate a Gaetano Galvagno a Paternò, ossia 1588, Antonello Sinatra con i suoi 1575 consensi (solo a Paternò) è il terzo dei non eletti. Nel ringraziare quanti lo hanno sostenuto si congratula per la vittoria di Musumeci da lui sostenuto con “Forza Italia”: «Il progetto politico in ogni caso continua. Non mi fermerò solo perché non c’è stata una vittoria personale, tanti sono stati i consensi ricevuti che mi spronano ad andare avanti».
Solo idealmente sul podio, questi primi tre non eletti paternesi rimango fuori da sala d’Ercole assieme ai concittadini candidati: Giuseppe Carciotto di “Alternativa Popolare” a sostegno di Micari presidente; Rossana Mobilia di “Sicilia Futura” PDR- PSI, Micari presidente; Ionella Rapisarda con “Popolari e Autonomisti”, Nello Musumeci presidente; Franco Crupi con “Siciliani liberi”, Roberto La Rosa presidente; Giancarlo Ciatto di “Cento passi per la Sicilia”, Claudio Fava presidente, e Maria Sanfilippo del Partito democratico, Micari presidente.
Diviene deputato dell’Ars, invece, Gaetano Galvagno con i suoi 5711 voti totali nel collegio della provincia di Catania. «C’è un grande senso di responsabilità – ha commentato a Yvii 24 – anche perché quello che hanno lasciato è davvero problematico. Certo lo spirito di volontà non manca, a trentadue anni non può mancare! Quello che conta in questo momento è mettere da parte le bandiere e le appartenenze politiche e lavorare in sinergia con le amministrazioni locali per risollevare le sorti di una regione potenzialmente dotata di moltissime qualità».