Diversi disagi registrati durante una corsa del servizio della locale compagnia di trasporto pubblico
«Inaccettabile pagare cento euro di abbonamento mensile e ritrovarsi a viaggiare su un autobus dove piove dentro». Racconta questa incredibile storia, a Yvii24, una pendolare che oggi, come tutti i giorni, ha preso un bus della Ferrovia Circumetnea, ed in particolare il “rapido Adrano”. Un vero e proprio viaggio della speranza, quello che ha coinvolto i diversi passeggeri diretti ad Adrano ed in altri comuni etnei tramite il bus in partenza dal capoluogo alle 14:00. E tra le varie disavventure, i pendolari hanno pure rischiato di perdere il pullman in quanto la tratta non era segnalata sul mezzo da nessun cartello luminoso, ma dall’autista che una volta aperta la porta comunicava che si trattasse della corsa “rapido Adrano”.
Tornando alla pioggia, i passeggeri sono stati costretti a viaggiare su sedili inzuppati di acqua o, peggio ancora, con la coreografica goccia dal tetto, come forse non accadrebbe nei bus del cosiddetto “terzo mondo”.
«Quasi tutti i sedili erano bagnati – continua a raccontare a Yvii24 la passeggera – e siamo stati costretti a viaggiare con la pioggia che ci cadeva addosso. Due sedili erano totalmente inzuppati e in diversi altri del corridoio erano presenti anche delle vistose macchie che lasciano immaginare che il problema non fosse recente. È inammissibile viaggiare su un mezzo così malandato, dopo che verso un costoso abbonamento. Inoltre tanti di noi stavamo rimanendo alla fermata, perchè il bus era privo della targhetta che ne indicasse la destinazione».
In un periodo come questo, in cui l’Fce sta facendo tanto per ammodernare le tratte, per offrire servizi sempre più confortevoli, e per rilanciare il “bello” che c’è nel trasporto extraurbano con la realizzazione della tratta metropolitana che un giorno congiungerà i paesi pedemontani alla città, risulta certamente una nota stonata la disavventura vissuta dai tanti pendolari che quotidianamente si servono dei loro servizi. Come minimo le scuse, sono dovute, ma anche rapide riparazioni al tetto.