I ragazzi dello scientifico, con SiciliAntica e Izi Travel, hanno creato una piattaforma che mette in rete i siti più caratteristici della città
Si chiama Izi Travel ed è una piattaforma e quindi un’applicazione per trovare i luoghi più belli e storicamente rilevanti, adesso anche di Paternò. Il progetto, che rientra nell’alternanza scuola-lavoro, è stato eseguito dagli allievi del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Paternò, con l’ausilio fondamentale di SiciliAntica e di Izi Travel Sicilia.
La presentazione della piattaforma è avvenuta nell’aula magna dell’istituto a Corso del Popolo, ed ha visto la presenza degli allievi che hanno partecipato al progetto, e di diversi studenti del liceo scientifico. Il progetto, che è multidisciplinare, è stato illustrato dalle docenti di Scienze e Lettere rispettivamente Barbara Bella e Anna Lojacono, dal responsabile regionale giovani di SiciliAntica, Giuseppe Barbagiovanni, dalla coordinatrice Izi Travel Sicilia, Elisa Bonacini e dal dirigente scolastico Donato Biuso. Dunque, Paternò in un click. I luoghi più peculiari, la loro storia e gli itinerari per raggiungerli, insomma uno strumento estremamente importante per dare risonanza e far conoscere davvero dovunque, grazie alla rete, la città e il suo patrimonio monumentale, culturale e paesaggistico.
Le fasi della realizzazione del progetto, iniziato ad ottobre, le racconta a Yvii 24 la professoressa Lojacono: «Un paio di incontri di presentazione introduttiva ai ragazzi per dare loro le consegne, le competenze che avrebbero raggiunto, le tappe del lavoro. Dopo di che abbiamo fatto una serie di visite ai monumenti presi in esame, come il castello normanno, le mura, le porte, San Francesco alla Collina, le Salinelle, il museo della civiltà contadina guidati da un rappresentante di SiciliAntica, Giuseppe Barbagiovanni, che ha iniziato ad entusiasmare i ragazzi, a farli appassionarli al nostro patrimonio. Dopo abbiamo fatto un incontro con la dottoressa Bonacini che ha spiegato il funzionamento della piattaforma. Abbiamo iniziato un lavoro di ricerca e schedatura».
SiciliAntica ha anche fornito una bibliografia scientifica, i ragazzi hanno lavorato a queste schede corrette e assemblate, alla fine c’è stata anche la supervisione della Sovrintendenza per verificarne l’attendibilità. Le informazioni delle schede sono state speakerate dai ragazzi. «Il progetto è estremamente entusiasmante e coinvolgente sia per gli aspetti – ha commentato la professoressa Bella –conoscitivi, per quanto abbiamo imparato docenti e alunni, sia per gli aspetti umani per come abbiamo lavorato in collaborazione. Ho toccato con mano la crescita dei ragazzi: dal piano culturale a quello della responsabilità, dell’organizzazione del lavoro e anche sul piano umano».
Il progetto è su scala regionale ed è nato a maggio dello scorso anno, come ha spiegato Elisa Bonacina di Izi Travel: «L’obiettivo è quello di mettere in rete: l’assessorato ai Beni culturali; l’assessorato regionale al Turismo; le scuole; le università; le reti museali; le città metropolitane; i comuni; le associazioni culturali come SiciliAntica o come L’Archeoclub. Stiamo mettendo in pratica quello che la Comunità europea ci chiede di fare cioè di creare delle reti, delle connessioni tra le comunità di eredità. Siamo tutti comunità di eredità e in questo modo siamo connessi fra di noi».
Il lavoro svolto da SiciliAntica nella realizzazione del progetto lo ha illustrato Giuseppe Barbagiovanni: «SiciliAntica è stata l’azienda madrina in questo progetto. L’azienda che ha realizzato l’alternanza scuola-lavoro. Abbiamo fatto qualcosa di diverso, qualcosa che mancava a Paternò: in primis i ragazzi li abbiamo accompagnati in questi luoghi, molti sconosciuti per loro. Abbiamo fatto anche delle fotografie, messe poi a corredo delle ricerche».
Bisognava trovare i partner giusti perché l’idea già c’era come ha raccontato il dirigente Biuso: «È un’idea che è venuta a noi circa due anni fa. Pensavamo che una app che consentisse al turista, che si trovava a passare da un luogo di curiosare sulle attrattive, o i monumenti, o i punti di punti di interesse. E’ stata un’attività di alternanza scuola- lavoro che non aveva solo finalità formali, ossia di accumulare quelle ore, ma ha realizzato un prodotto che ha una sua valenza».