Un italiano, M. M. di 47 anni, è indagato per l’omicidio volontario della donna con cui conviveva, è stato ieri arrestato, dopo 8 mesi di indagini, su ordine emesso dal Gip del Tribunale di Pescara. Il 22 gennaio 2023 avrebbe strangolato la convivente, una donna romena di 40 anni, Alina Cozac, nella loro casa di Spoltore comune della provincia di Pescara. Fu l’uomo stesso a chiamare il 118 intorno alle 4 del 22 gennaio. Sul luogo arrivarono anche i Carabinieri del Comando di Pescara che avviarono le indagini. Il personale sanitario intervenuto trovò la donna sul letto e tentò inutili manovre rianimatorie constatando infine il decesso. Nella telefonata registrata agli atti, l’uomo disse che la sua compagna si era sentita male. Il Magistrato di turno dispose l’autopsia nell’ambito del procedimento nel quale inizialmente non era stato ipotizzato il delitto di omicidio. Il medico legale, dopo i primissimi accertamenti, informò però la Procura che vi era evidenza di segni sul collo della vittima indicativi di strangolamento. A questo punto, il 47enne, unico presente in casa, fu indagato. La relazione finale dei medici legali, depositata nello scorso luglio fu decisiva poiché confermò le evidenze già precedentemente esposte circa una morte per asfissia meccanica violenta da strangolamento perpetrato mediante compressione atipica del collo. Secondo la ricostruzione delle indagini in corso, la donna presumibilmente fu colta di sorpresa, nel letto, e strangolata con il ginocchio o con l’avambraccio dell’omicida. Dalle indagini è emerso anche che la vittima aveva manifestato ad amiche e parenti l’intenzione di interrompere la lunga convivenza.
Seguici su tutte le nostre piattaforme social cliccando questo link https://linktr.ee/yviitv e rimani sempre aggiornato