L’Unione Sindacale di Base (USB), dopo diverse segnalazioni sul tema PFAS (liquidi schiumogeni e Dispositivi di protezione individuale in uso ai Vigili del Fuoco durante gli incendi), assieme ad alcuni Parlamentari che si sono fatti portavoce della problematica, ha depositato una interrogazione parlamentare, primo firmatario il Deputato Roberto Traversi del Movimento 5 Stelle (coordinatore provinciale del M5S Genova), nella quale si chiede “ se i Ministri interrogati non reputino opportuno avviare azioni di tutela sanitaria specifica nei confronti della categoria dei vigili del fuoco, avviando anche uno studio a livello nazionale su tutta la categoria di lavoratori. E chiediamo se non reputino opportuno promuovere il riconoscimento dei parametri Inail per garantire ai pompieri lo status di lavoratori sottoposti a impieghi altamente e particolarmente usurante e invalidante”.
Nell’interrogazione, si argomenta che l’esposizione ai Pfas sarebbe collegata ad effetti negativi sul sistema endocrino e all’insorgenza di alcuni tipi di cancro. Si tratta di una famiglia di composti chimici largamente impiegati nella cosmesi, nel rivestimento delle padelle, nel packaging in cartone per alimenti, in gran parte dei prodotti tessili, nei materiali utilizzati per il mobilio e l’arredo, negli indumenti per sport outdoor, nelle vernici, nei pesticidi, nei prodotti farmaceutici, nelle schiume ignifughe e nei dispositivi di protezione individuale (Dpi) dei Vigili del fuoco.
il deputato del M5S Roberto Traversi annunciando l’interrogazione ai ministri dell’Interno e del Lavoro e delle politiche sociali, ha evidenziato che il governo Conte, nel 2019, aveva diramato la circolare 26540 in cui venivano emanate le prime direttive finalizzate al miglioramento dell’attività di spegnimento degli incendi, mettendo al bando gli schiumogeni contenenti Pfas e prevedendo la transizione dai vecchi schiumogeni di tipo proteinico e fluoro proteinico ai nuovi schiumogeni di tipologia sintetica. La domanda posta dal deputato è: a che punto siamo oggi?
Il sindacato USB sottolinea che oltre a questo atto parlamentare, seguiranno ulteriori azioni sindacali.