Dovrebbe trattarsi domani in Consiglio dei ministri la bozza del nuovo DDL semplificazioni 2024, coordinato dal Ministero della Pubblica Amministrazione guidato del Ministro Paolo Zangrillo. Al testo è connesso anche alla DPR semplificazioni 2024, ovverosia lo schema di regolamento che semplifica l’accesso ai servizi pubblici dell’anagrafe, dello Stato civile e funerari per i cittadini. La scuola è piuttosto interessata da questo ddl. È previsto un freno alla concentrazione del recupero degli anni scolastici e in particolare alla possibilità di fare più di due anni in uno. In sostanza l’interessato, alunno o studente potrà “sostenere nello stesso anno scolastico, presso una scuola del sistema nazionale di istruzione, gli esami di idoneità per non più di due anni di corso successivi a quello per il quale ha conseguito l’ammissione per effetto di scrutinio finale”.
Scuola, freno dei 2 anni in 1 e preferenziale ai docenti di sostegno
Quando l’esame di idoneità è riferito a due anni di corso la commissione di esame sarà “presieduta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, nominato dall’ufficio scolastico regionale”. Inoltre il ddl vieterebbe la creazione di classi solo per l’ultimo anno per dare la possibilità agli studenti di affrontare la maturità: “Non può essere autorizzata l’attivazione di più di una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già funzionante in una scuola paritaria”. Il divieto prevede che l’attivazione della classe collaterale sia “subordinata alla notifica del provvedimento di autorizzazione dell’ufficio scolastico regionale, previa motivata richiesta del soggetto gestore, da presentarsi entro il 31 luglio precedente all’anno scolastico di riferimento”.
Scuola, freno dei 2 anni in 1 e preferenziale ai docenti di sostegno
Il ddl per garantire un ciclo completo di sostegno per ogni studente con disabilità e favorirne” la serenità della relazione educativa” prevede che i precari, inclusi quelli senza specializzazione, che abbiano svolto una supplenza annuale o fino al 30 giugno dell’anno in corso, possano essere confermati su richiesta delle famiglie. Inoltre, i docenti in possesso del titolo di specializzazione per il sostegno avranno priorità assoluta nella conferma sullo stesso posto l’anno successivo. Questa priorità si applica anche ai docenti senza specializzazione che hanno svolto 3 anni di insegnamento su posto di sostegno e si sono classificati con il miglior punteggio nelle graduatorie di sostegno. È previsto anche un punteggio aggiuntivo per il personale che assicuri la continuità didattica.






