Cameraman all’opera per catturare i beni culturali e la storia delle tre città
Oggi una troupe della Rai si è recata a Paternò, Santa Maria di Licodia e Biancavilla per raccogliere immagini delle tre cittadine nei luoghi più significativi che meglio raccontano la storia e le peculiarità di questi centri, per la trasmissione “Uno Mattina Estate”, condotta da da Tiberio Timperi e Valentina Bisti, ed in particolare per la rubrica “I borghi d’Italia” ospitata in una puntata che andrà in onda nel mese di agosto su Rai Uno. In particolare la Rai ha voluto catturare quante più immagini per raccontare una storia di fede, ovvero, quella dell’Icona bizantina della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla e la sua fondazione greco-albanese. A curare le interviste il giornalista Fabrizio Rocca, per la regia di Anna Battipaglia.
L’anno scorso, nel corso del Giubileo della Misericordia, il Santuario della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla è stato oggetto di grande attenzione mediatica, da parte della RAI, di Mediaset e di TV2000, che hanno seguito anche il pellegrinaggio a Roma dell’Icona, scelta da Papa Francesco per la canonizzazione di Madre Teresa.
Ad accogliere la troupe televisiva, nel pomeriggio, in basilica è stato il Prevosto Pino Salerno e alcuni membri dell’Associazione “Maria Santissima dell’Elemosina”.
A Santa Maria di Licodia, la troupe della Tv nazionale ha girato diverse immagini nella zona Fontana del Cherubino, realizzata nel 1757 (probabilmente su precedente di origine aragonese) presso il lavatoio recentemente restaurato grazie ad un progetto di recupero finanziato nel 2015 dal “Gal Etna”. Ad accoglierli, lo storico licodiese Gino Sanfilippo e Padre Santino Salamone. A Paternò, Fabrizio Rocca insieme al cameraman ha effettuato delle riprese alle Salinelle e alla collina storica, senza tralasciare il castello normanno. Sulla collina storica è stata imbandita una tavola su cui sono stati adagiati i prodotti tipici locali, con l’intervento dello chef Salvo Trovato. Presenti anche il coro “Sturm und Drang” del maestro Salvo Coniglio e gli sbandieratori “Antica Ibla major”.