Seppur l’immaginario comune farebbe pensare alla crescita dei tartufi nelle regioni del Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, anche la Sicilia – negli ultimi anni – si starebbe affermando sullo scenario nazionale per la presenza nel sottosuolo dei pregiati tuberi che tanto allettano i palati più esigenti. Ed è proprio nella giornata di ieri che il licodiese Bendetto Cancemi ha incassato l’ottimo risultato del ritrovamento di un tartufo record per i nostri territori di ben 746 grammi.
«Quello ritrovato – ha spiegato Cancemi – è un Tuber aestivum, Tartufo nero estivo, chiamato anche Scorzone. In Sicilia, ad oggi, non avevamo notizie di tartufi così grandi, perché la pesatura massima raggiunta aveva fatto fermare la bilancia a 350-400 grammi. Il tartufo è stato trovato nel siracusano ma non posso dire il luogo esatto perché per chi va a cercare tartufi è necessario mantenere l’anonimato delle zone battute. Il tartufo ritrovato sarà impiegato in un noto ristorante del catanese che ha già richiesto questo prodotto per la realizzazione di prelibati piatti».
Il ritrovamento del pregiato tubero è stato reso possibile grazie anche al fiuto infallibile di Brina, un cane della razza “bracco tedesco” che negli anni è stato addestrato nel cavare tartufi. Insieme a Cancemi, a trovare altri tartufi di taglio importante è stato anche il licodiese Santo Salamone che da tempo porta avanti la stessa passione del compagno di cerca e cavatura.