Appuntamento alle 18 presso il castello normanno. Coordina Gaetano Perricone; interverranno Margherita Platania e Stefano Branca
Verrà presentato domani alle 18 presso il Castello normanno di Motta Sant’Anastasia, su iniziativa dell’assessorato comunale alla Cultura, il romanzo di Sergio Mangiameli “Come la terra” (Villaggio Maori Edizioni).
Nell’ambito dell’incontro, i saluti del sindaco Anastasio Carrà, dell’assessore alla Cultura Tommaso Distefano, il coordinamento del giornalista Gaetano Perricone, la lettura di brani dell’opera a cura della prof.ssa Margherita Platania, l’intervento del vulcanologo Stefano Branca, la proiezione del video “Etna patrimonio Unesco” e di scatti sul vulcano della fotografa naturalista Paola Garofalo, e le domande del pubblico.
Cinquantadue anni, catanese, geologo, giornalista e scrittore, Sergio Mangiameli vive alle falde dell’Etna, della quale conosce storia e continuo divenire; ha già pubblicato la raccolta di racconti “Dall’ulivo alla luna” (1997) e i romanzi “Rua di Mezzo sessantasei” (2008), “Aspettando la prima neve” (2010), “Dietro a una piuma bianca” (2010), “Sul bordo” (2013), i testi di “Micronaturart – voci dal microcosmo” (2014), esperimento di fotografia scientifica e quelli dei film corti “La corsa mia” e “Idda” (2006 e 2014). Mangiameli, inoltre, sul portale web Etnalife cura la rubrica letteraria “Storie dell’altro mondo” e sul magazine SicilyMag il blog “La Piuma Bianca”.
Un libro che, in tre segmenti temporali (prima, dopo e adesso), tutti raccontati col tempo presente della quasi sceneggiatura, narra in terza persona e a riprese la trentennale “basaltica” storia d’amore tra Monica, guida dell’Etna, che si porta dietro per tutta la vita un tormento, ed Andrea, settentrionale agente di commercio, che sulla montagna troverà la sua dimensione. Ma la storia d’amore in crescendo, anche nella costante e minuziosa descrizione, è quella di Mangiameli nei confronti dell’Etna “viva”, raccontata nei luoghi della memoria (provinciale 92, valle del Bove, rifugio Menza, casa Correnti, trasformati dalle successive colate di lava) e nel “Panta rei” (Tutto scorre, secondo il filosofo Eraclito) che, come la terra, tocca i destini dei viventi, nella buona o cattiva sorte. Non comune la prosa di Mangiameli, fluida e poetica, invita a ritornare sul già letto, per via di un registro linguistico ricercato. Finale della storia: aperto. Innamoramento Etna: assicurato.