Si smentiscono i catastrofisti: il Ministero dell’Ambiente in una lettera scrive che non esistono rischi di cancellazione dell’Etna dalla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco
La lancetta della “pagella” che l’UNESCO attribuisce allo stato di salute del Sito Mount Etna, entrato nella WHL nel giugno 2013 è stabilmente collocata nel quadrante “Good”, il massimo del rating attribuito dall’UICN. L’immagine della prima pagina del documento pervenuto al Parco dell’Etna all’indomani della prima revisione cui il sito è stato sottoposto tra il 2013 ed il 2015, non lascia spazio alcuno a dubbi e illazioni.
Ma c’è di più: “La gestione del sito Mount Etna è affidata all’Ente Parco, Gestore Monte Etna. Al momento non risultano inadempienze da parte del sito nei riguardi delle raccomandazioni ricevute dal Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, tali da rappresentare criticità per quanto riguarda la gestione del sito o altre problematiche inerenti le aree del Parco Regionale dell’Etna riconosciute come sito del Patrimonio Mondiale”. E ancora, con estrema chiarezza: “Ad oggi non esiste alcun segnale che possa far ipotizzare una futura iscrizione del sito nella Lista dei Patrimoni in pericolo, fase preliminare per una eventuale procedura di cancellazione dalla Lista del Patrimonio Mondiale”.
Parole nette, chiarissime, che smentiscono in modo da non lasciare spazio a equivoci le insistenti illazioni circolate nelle ultime settimane sui possibili rischi di una clamorosa esclusione dell’Etna dalla lista dei siti naturali del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Parole contenute in una lettera ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, pervenuta ieri al Parco dell’Etna, indirizzata alla presidente Marisa Mazzaglia e firmata da Antonio Maturani, della Direzione per la Protezione della Natura e del Mare.
Come ha comunicato ieri la presidente Mazzaglia al Consiglio del Parco, riunito nella sede dell’Ente a Nicolosi, il Ministero dell’Ambiente ha risposto molto celermente con questa lettera dai contenuti estremamente chiari alla “richiesta di chiarimenti su alcune questioni riguardanti il sito UNESCO Mount Etna poste sulla stampa locale, riguardanti presunte criticità che potrebbero comportare l’esclusione dalla World Heritage List”, contenuta in una precedente lettera dell’Ente, che aveva espressamente chiesto un parere al Ministero.
Agli amministratori dei Comuni del Parco presenti, Marisa Mazzaglia ha spiegato: “Le notizie circolate nelle ultime settimane avevano creato un clima di allarme tra gli operatori che certamente non giova allo sviluppo del territorio, anzi tende a minarne alla base fiducia e reputazione, che pur essendo elementi immateriali, hanno certamente un peso enorme nelle scelte degli investitori, sempre più interessati al territorio dell’Etna. Ecco perché abbiamo ritenuto opportuno rassicurare tutti, sindaci, cittadini, operatori economici, preoccupati dalle notizie diffuse con insistenza, sulla loro totale infondatezza. Il Ministero dell’Ambiente, che vogliamo ringraziare per la rapidità e chiarezza della risposta, ha anche puntualizzato che la gestione del sito UNESCO è affidata all’Ente Parco. Ciò non significa che sulle questioni relative alla promozione e valorizzazione del territorio il Parco non possa e non debba proficuamente interloquire e collaborare con altri attori istituzionali che hanno competenze specifiche, pur rimanendo il perno del sistema Etna”.
Successivamente Agata Puglisi, dirigente del Parco a capo dello staff UNESCO, ha fatto il punto sulle verifiche effettuate dall’IUCN (l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, che nell’ambito UNESCO si occupa dei siti naturali) dopo l’iscrizione del Mount Etna il 21 giugno 2013, sottolineando che l’ultimo rapporto di valutazione giudica il sito “con una buona prospettiva di conservazione”, dunque in buona salute. In particolare, evidenzia il rapporto, è buono lo stato attuale e la tendenza dei valori, molto basse le minacce, efficace la protezione e il management.
A commentare le informazioni fornite dalla presidente Mazzaglia, è intervenuto il sindaco di Piedimonte Etneo, Ignazio Puglisi, che ha preso atto con soddisfazione della lettera del Ministero, esprimendo l’auspicio che con l’ampio coinvolgimento di altre istituzioni, insieme al Parco e ai suoi Comuni, si possa rendere operativo il “sistema Etna”, per la valorizzazione e promozione turistica dell’area protetta; mentre il sindaco di Nicolosi, Nino Borzì, si è detto preoccupato dei continui allarmi alla stampa che hanno creato preoccupazione negli operatori e che certamente danneggiano l’immagine dell’Etna ed ha sottolineato il ruolo centrale e positivo del Parco dell’Etna con i Comuni nella gestione del sito UNESCO e delle risorse che verranno destinate al sito nella nuova programmazione europea, senza alcuna necessità di creare nuovi comitati o altri organismi.