Di Francesco Giordano
A PATERNO’ L’AVVIO DEGLI EVENTI PER LA CELEBRAZIONE DEL IV CENTENARIO DALLA MORTE DI SOFONISBA ANGUISSOLA
Con la conferenza sui “Luoghi di Sofonisba a Paternò” si è dato inizio al ricco programma di eventi che vedrà anche mostre, estemporanee di pittura e concerti.
La conferenza “I Luoghi di Sofonisba a Paternò” che si è tenuta nella serata di sabato scorso nella chiesa del monastero della SS. Annunziata, oltre ad avere dato l’avvio agli eventi per la celebrazione del IV centenario dalla morte della celebre pittrice Sofonisba Anguissola, ha rappresentato un importante momento di confronto e condivisione culturale sui temi inerenti la Paternò del XVI secolo, tempo in cui Sofonisba vi abitò. L’evento, che ha avuto come sponsor la Funivia dell’Etna, è stato introdotto e moderato dallo scrivente in qualità di giornalista e relatore. Con i suoi saluti il Prevosto parroco don Salvatore Patanè ha ringraziato i presenti ed ha annunciato ufficialmente l’inizio del tanto atteso restauro dell’antica e “misteriosa” tavola della Madonna di S. Maria dell’Alto, restauro che potrebbe fornirci importanti informazioni utili per la storia della Chiesa di Paternò. Di seguito i saluti del sindaco Nino Naso e dell’assessore alla cultura Giambattista Caruso.
Con questa conferenza si è voluto dare spazio agli studiosi di Paternò in un unico evento con condivisioni e confronti su dati emersi da ricerche. Seguendo un ordine storico-logistico i temi degli interventi sono stati “Il castello di Paternò e i Moncada (G. Barbagiovanni – Sicilia Antica), “La chiesa di S. Maria dell’Alto e le Madonne di Paternò” (F. Giordano – Amici di Sofonisba), “Chiese, palazzi e città al tempo di Sofonisba” (A. Perri, F. Finocchiaro – Archeoclub Ibla Major), “Il Monastero della SS. Annunziata e Sofonisba Anguissola” (A. Caruso – Amici di Sofonisba).
Attraverso questi interventi, agli occhi di un pubblico attento e interessato, si è presentata una immagine di Paternò molto diversa da come la si vede oggi. E’ la Paternò vissuta da Sofonisba, quando il Castello aveva ormai perduto la sua funzione di fortezza e dimora signorile per essere utilizzato come carcere; luogo che conservava però la preziosa Cappella di San Giovanni con le sue pitture di santi cavalieri. Quindi la città che si trovava ancora sul Colle e cominciava ad estendersi oltre la Porta del borgo verso est, con un tracciato urbanistico caratterizzato soprattutto da palazzi nobiliari e chiese monastiche e confraternali su cui emergeva il grande complesso di Palazzo Moncada (dove Sofonisba abitò). La stessa città in cui forte era il sentimento religioso, e la pittrice ebbe oltretutto modo di vedere opere religiose quali la Madonna delle Grazie del ‘300, la Madonna della Catena di Antonello Gagini, ma soprattutto la Madonna nera di S. Maria dell’Alto; opere di grande devozione che nel contesto culturale e religioso dell’epoca avranno ispirato la pittrice nella realizzazione del suo capolavoro: la Madonna dell’Itria. E’ così emerso uno spaccato della Paternò del XV secolo, la città come la vide e la visse Sofonisba.
La conferenza ha inoltre offerto lo spunto per una serie di riflessioni sull’importanza delle ricerca storica a Paternò e, aggiungo, sulla necessità di valorizzare gli studiosi della città (a cominciare dalle istituzioni) affinché possano avere agio e strumenti necessari per potere approfondire studi e ricerche utili alla crescita culturale e quindi sociale dell’intera collettività. Di contro il rischio è l’atavico errore di delegare a studiosi di altre città, se non addirittura stranieri tale compito, errore che per secoli ha tagliato fuori gli studiosi paternesi dai circuiti regionali e nazionali. Non si tratta di mero campanilismo, ma di creare le condizioni basilari per potere creare nel contempo relazioni culturali con realtà terze, relazioni utili al confronto, all’arricchimento e alla crescita culturale necessari per svelare la nostra storia. Pertanto, la conferenza “I luoghi di Sofonisba a Paternò”, oltre ad essere stata il felice esito di una collaborazione tra diverse associazioni cittadine, ha voluto costituire un punto di partenza che guardi al futuro con una rinnovata concezione operativa e metodologica, è questo in fondo lo spirito della celebrazione del IV centenario della morte della “nostra” Sofonisba.
Dopo la conferenza si è svolta la cerimonia di consegna del Premio ‘Sofonisba Anguissola’, giunto ormai alla terza edizione. Quest’anno a ricevere il premio è stato il maestro Domenico Cretti, autore dei restauri delle Madonne dell’Itria e della Raccomandata, che si conservano nella nuova Cappella costruita all’interno della chiesa dell’Annunziata. Cretti, ringraziando, ha raccontato la sua esperienza professionale ed umana avuta a Paternò, invitando a conservare e valorizzare le due opere. A chiusura della serata si è inaugurata la mostra “La vita, l’arte e i luoghi di Sofonisba” con elaborati degli studenti delle scuole di Paternò.







