I pentastellati paternesi non arrivano a 10 firme: la sfiducia non potrà essere discussa in aula. Appello ai colleghi
Avevano annunciato il deposito in Consiglio comunale della sfiducia al primo cittadino di Paternò, Nino Naso, dopo l’abbandono della maggioranza da parte di 4 consiglieri del gruppo vicino all’ex assessore Vito Rau. Adesso, i tre consiglieri del Movimento 5 Stelle di Paternò (Martina Ardizzone, Claudia Flammia e Marco Gresta), si accorgono di non avere le 10 firme necessarie per discutere in aula la sfiducia e si appellano ai colleghi affinché la sottoscrivano per consentire di aprire il dibattito.
Al di là di ogni considerazione, l’iniziativa grillina appare improvvisata e destinata – prevedibilmente – all’insuccesso. E, anche se giungesse in aula con le fatidiche 10 firme, non andrebbe lontano, in quanto la sfiducia necessiterebbe di 16 favorevoli (2/3 di 24 consiglieri) e in consiglio, a Paternò, questi numeri decisamente non ci sono. L’unico risultato sarebbe quello di rafforzare l’amministrazione comunale che i pentastellati vorrebbero disarcionare, ottenendo l’esatto contrario dell’obiettivo iniziale, con un sindaco gongolante per l’insperato aiuto dagli acerrimi nemici.
In una nota, titolata “Movimento 5 Stelle Paternò è pronto a staccare la spina a questa amministrazione!” i consiglieri 5S Ardizzone, Flammia e Gresta e l’ex candidato sindaco Salvo La Delfa, scrivono, fra l’altro: «Due anni e mezzo sono sufficienti per valutare l’operato di questa amministrazione e la mancanza di programmazione ci fa presagire che nulla verrà fatto di concreto nella parte restante di mandato. (…) nonostante molti abbiano apprezzato la nostra proposta e si sono detti pronti a firmarla, altri preferiscono tergiversare, consegnando, a nostro avviso, la Città ad un triste declino. (…). Siamo stati chiari sin dall’inizio, non abbiamo paura di andare alle elezioni nonostante il momento delicato che il MoVimento, a livello nazionale, sta attraversando, ma per noi è una questione di principio e coerenza.
Lo stato di abbandono in cui versa la nostra Città e l’assenza di una maggioranza in Consiglio Comunale, impone una riflessione seria sulla capacità amministrativa di questa giunta. Il Sindaco non può continuare a prendere in giro i cittadini, non ha più i numeri per governare e l’ancora di salvezza in consiglio sarà un riavvicinamento tra gli onorevoli Sammartino e Barbagallo (in antitesi durante la campagna elettorale) snaturando ulteriormente il voto del 2017. Il Re è nudo! Il progetto Naso è fallito».
Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle annuncia che verrà letto ugualmente il testo della mozione nella prossima seduta utile per rendere pubbliche le motivazioni della sfiducia.