Riparte il Festival voluto dall’associazione “Cettina Busacca figlia d’arte”
Come sottotitolo recita: “Anima dell’identità siciliana”. È il manifesto che annuncia la II edizione del “Festival dei festival del Cantastorie”, ad evidenziare la connaturata inclinazione siciliana di questa forma d’arte popolare. L’evento a cura dell’associazione culturale “Cettina Busacca figlia d’arte”, sarà ospitato al Piccolo Teatro e a Palazzo Alessi nei giorni 5-6 e 7 ottobre.
«Mi sento responsabile di non disperdere queste tradizioni. Che questi ragazzi, i nostri ragazzi paternesi, conoscano la loro storia. Presto inaugureremo la sede dell’associazione, che si prefigge lo scopo di creare un movimento genuino, una galleria del cantastorie viva, pulsante. Non un mero museo del ricordo, piuttosto un ambiente dove incontrarsi, valorizzare l’antica arte popolare con uno sguardo più ampio rivolto anche al ricamo tradizionale, ai piatti poveri e tipici di un tempo. Certo non è facile!».
A raccontare con slancio l’opera di ricostruzione e rinnovamento storico dei cantastorie paternesi è Cettina Busacca, che con la sua associazione si pone l’obiettivo precipuo di riannodare i legami con l’arte popolare dei cantastorie, quell’arte che ha conosciuto il suo massimo splendore grazie allo zio Ciccio Busacca e poi al padre Nino. Ad affiancarla in questa missione i fotografi Franco Uccellatore e Antonino Carobene, la compagnia teatrale “Thalìa\ I Pupi di Martino Rabuazzo” con Tonino Viola e il cantastorie Alfio Patti. La manifestazione è patrocinata dal comune di Paternò e dell’Assemblea regionale siciliana.
Paternò è reputata una sede consona per un Festival di questo tipo, considerato l’apporto che la città con i suoi talenti ha dato negli anni cruciali e non solo con Ciccio e Nino Busacca ma anche con Grasso, Rinzino, Garofalo, Santangelo e Parisi, insomma tanti artisti popolari che hanno infiammato gli animi degli spettatori con le loro storie.
L’inizio è fissato per le 18,30 del 5 ottobre, nei locali di Palazzo Alessi, l’inaugurazione dell’evento coinciderà con l’apertura di una collettiva d’arte pittorica. Per l’ultima giornata del Festival, si inizierà al mattino, alle 10,00 con un corteo a cui prenderanno parte il gruppo folk di Cettina Busacca e i canterini “Sogno di Sicilia”, a rendere più pregnante la rappresentazione un carretto siciliano e la partecipazione di alcune associazioni e scolaresche, il corteo si arresterà dinanzi la “Casa museo del Cantastorie”. Alle 20,00 la serata dei cantastorie al Piccolo Teatro. Sul palco gli esponenti principali dell’odierno mondo dei cantastorie da: Carlo Barbera, Alfio Patti, Nando Brusco, Cettina Busacca, Orazio Fusto e Salvatore Scandurra.