I fatti nella serata di ieri. In casa dell’arrestato i Carabinieri rinvengono un miniarsenale: 4 pistole e 500 proiettili
C’è solo un banalissimo litigio, per un posto auto riservato, alla base della sparatoria di ieri sera in pieno centro a Paternò che ha fatto scattare le manette, in flagranza di reato, per un cinquantenne paternese. Si tratta di Gaetano Crisafulli (nella foto in cui si nota anche l’arsenale sequestrato), arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Paternò per tentato omicidio e detenzione illegale di armi e munizioni. Crisafulli, mentre si trovava all’angolo tra via Venezia e via Mameli, sotto la propria abitazione, si è accorto che un giovane, un 25enne – anch’egli di Paternò –, aveva appena parcheggiato l’auto nello stallo di sosta a lui riservato.
Dopo aver intimato in maniera poco ortodossa di spostare la vettura, il 50enne ha iniziato a litigare furiosamente con l’automobilista; non contento ha estratto una pistola dalla cintola sparando contro il rivale per fortuna senza colpirlo. Sul posto, chiamate da un passante che aveva notato la scena, sono giunte le pattuglie del Nucleo Radiomobile e del Nucleo Operativo dei Carabinieri che hanno bloccato ed ammanettato Crisafulli che tentava di fuggire.
Nella perquisizione domiciliare i militari hanno ritrovato e sequestrato: una pistola Star calibro 22, con matricola abrasa; una pistola David Automatic calibro 22, con matricola abrasa; una pistola calibro 22, con matricola abrasa; una pistola a tamburo calibro 7,65, con matricola abrasa; circa 500 proiettili di vario calibro e tre caricatori con i proiettili inseriti. Le armi sequestrate saranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti tecnico balistici e per stabile se le stesse siano state utilizzate in fatti criminosi.
Per Gaetano Crisafulli si sono schiuse le porte del carcere catanese di Piazza Lanza.