#STUDENTS4SIMETO
Una campagna di sensibilizzazione sul tema della riduzione dei rifiuti nella Valle del Simeto.
Si è concluso con grande successo #Students4Simeto, un progetto del Presidio Partecipativo del Patto di fiume Simeto sostenuto da OttoxMille Valdese, sul tema della sensibilizzazione alla prevenzione e riduzione dei rifiuti nella Valle del Simeto.
Il progetto nasce nella cornice della CoPED Summer School 2019 “Don’t waste it” ed è il frutto di un’attività di ricerca-azione svolta dagli studenti americani e catanesi che hanno preso parte alla scuola estiva.
“Il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto – ci dice il presidente David Mascali – è una rete che nasce nel 2015 per volontà di oltre 60 associazioni aderenti e altrettanti cittadini della Valle per promuovere, in cooperazione con i Comuni e l’Università di Catania, un vasto piano di sviluppo sostenibile e di tutela proattiva del territorio attraversato dal Fiume Simeto, tra le province di Catania ed Enna. È nato per armonizzare e organizzare la grande vitalità che da anni si registra in tutta la società civile della Valle, oggi protagonista e impegnata in un grande numero di progetti e iniziative sulla tutela dell’ambiente e la promozione della cultura. Con particolare gioia, pur tra le iniziali restrizioni legate alla pandemia, abbiamo dato avvio in aprile – con 4 associazioni partner e 4 scuole, coinvolte in altrettanti comuni simetini – al progetto #Students4Simeto, fortemente voluto dal Presidio e dalle associazioni che ne fanno parte.
L’idea di #Students4Simeto – aggiunge il presidente Mascali – nasce nel 2019 durante una delle Summer School organizzate dal Presidio con le Università di Catania, di Boston e di Memphis, in particolare durante un tavolo di lavoro legato alla prevenzione dei rifiuti. Nasce per iniziativa proprio di giovani simetini delle scuole superiori ed è stato concepito per quel mondo fatto di giovani che stanno ripensando il proprio futuro e quello del pianeta su cui vivono nell’ottica della sostenibilità”.
Il progetto ha previsto la realizzazione di 4 laboratori attivati da 4 associazioni che operano nel territorio simetino con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza della comunità sull’importanza della prevenzione e riduzione dei rifiuti.
L’associazione Cultura&’Progresso ha attivato un Laboratorio di grafica e giornalismo presso l’Istituto Alberghiero “R. Chinnici” di Santa Maria di Licodia. A seguito di numerosi incontri tematici con esperti del settore, gli studenti hanno realizzato un E-book dal titolo “La Valle del Simeto non si rifiuta ma si previene!” che raccoglie pensieri e produzioni grafiche che rappresentano la loro visione del mondo libero e/o oppresso dai rifiuti ed in cui hanno scritto degli interessanti articoli con le loro considerazioni su ciò che hanno appreso da questa attività formativa.
A Paternò, presso il Liceo Classico “Mario Rapisardi”, l’associazione Mamme in Comune ha avviato un Laboratorio di riciclo creativo: con il supporto dell’artista Salvatore Ragusa gli studenti hanno ridato vita ad arredi scolastici dismessi, come cattedre e lavagne, e hanno riqualificato un’ala inutilizzata della scuola trasformandola in una “biblioteca dello studente”.
L’associazione La Locomotiva presso l’Istituto Agrario “B. Radice” di Adrano, durante il Laboratorio di Fotografia e VideoMaking, ha realizzato insieme agli studenti del materiale videografico e fotografico sul tema della tutela ambientale e della prevenzione dei rifiuti.
Infine, a Regalbuto, presso il l’ITC “S. Citelli”, la Pro Loco di Regalbuto in collaborazione con il Comune di Regalbuto e la SAES srl, ha avviato il Laboratorio “Officina del Riuso” in cui gli studenti sono stati impegnati nella riparazione dei RAEE, ossia i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, donandogli vita nuova.
Il bilancio conclusivo del progetto non può che essere più che positivo. Il tema trattato nei laboratori, ossia la riduzione dei rifiuti, è stato affrontato dai ragazzi con molta maturità e consapevolezza. È stato entusiasmante per i membri delle associazioni raccontare agli studenti l’esperienza del Presidio sul territorio, confrontarsi con loro sulle condizioni in cui versa la Valle del Simeto e su quelle azioni quotidiane, piccole ma concrete, con cui tutti noi possiamo migliorare il luogo in cui viviamo.