Ricorre nella giornata di domani 3 novembre il centenario della nascita di Giuseppe Ambra, da tutti conosciuto come “U Maestru”. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla famiglia, all’arte ed alla ricerca, distinguendosi anche come scrittore, musicista e compositore. Molto apprezzato da diverse generazioni, viene oggi ricordato grazie alla sua musica, al ricordo dei canti mattutini durante la Novena di Natale a cui ha partecipato per oltre cinquanta anni, per l’Ave Maria cantata in occasione delle nozze o semplicemente per le serate estive musicali in piazza. Ciò che lo ha distinto maggiormente è certamente il suo impegno e la passione nella ricerca, effettuata con metodologia e dedizione di fonti, attraverso l’analisi di documenti e reperti unici e fondamentali per risalire alle origini storiche del nostro paese. Ricerche, pubblicate nella sua opera “Storia di Santa Maria di Licodia” – durante l’allora amministrazione Rasà – e per la quale gli vennero conferiti il premio “Torre D’Argento”, un riconoscimento ufficiale da parte della sovrintendenza ai Beni Culturali e la menzione su Wikipedia e sul sito ufficiale di Ansa. Una persona mite e disponibile, quella che viene ricordata oggi da familiari e conoscenti, che ha sempre condiviso con gli studenti del territorio i risultati delle sue ricerche, i suoi studi sulla storia del paese, le sue opere e la sua musica.
«Oggi ricordiamo con grande amore la figura di padre e nonno che è stato per noi» dice la famiglia ad Yvii24. «Duole però constatare che nonostante il suo ricordo continui ad essere presente nel cuore di tanti Licodiesi, rimane del tutto assente in quello delle nostre istituzioni locali che non hanno mai accennato di attribuirgli un minimo riconoscimento destinando alla sua memoria. Non un piccolo spazio pubblico, non una via, non una piazza quale segno di riconoscenza per la dedizione e l’impegno di una vita come storico di Santa Maria di Licodia a memoria delle future generazioni. Noi questa sera lo onoreremo nel suo 100° anniversario non a parole – conclude la famiglia –, ma ascoltando la sua musica immortale, rivivendo i suoi studi, con la speranza che un giorno la sua figura possa essere ricordata da tutti».