Da domani alunni a casa. Già a lavoro per trovare una nuova sistemazione per le classi del plesso
Genitori allarmati, post su Facebook, messaggi che invitavano le mamme a portare a casa i propri figli per dei sopraggiunti problemi strutturali. È stato questo lo scenario che si è verificato nella tarda mattinata di oggi a Santa Maria di Licodia a seguito di un’evoluzione della questione “sicurezza” all’interno della scuola dell’infanzia di via Solferino. Una situazione in continua evoluzione, quella che caratterizza spesso le zone colpite dal terremoto, che non sempre implicano delle cattive valutazioni fatte a ridosso dell’evento sismico. «Non è una questione strutturale ma potrebbe essere pericolosa per eventuali sismi» ha spiegato il dirigente dell’ufficio tecnico Nino Mazzaglia.
«Ai genitori dico di non procurare allarmismo, perché di fatto non c’è motivo» ha spiegato il primo cittadino Salvatore Mastroianni. «I danni non sono strutturali, quindi la scuola non corre grandi pericoli. Il problema è quello di tutelare i bambini che stanno dentro la scuola, perché si è evidenziata una crepa diversa rispetto al passato. La Protezione Civile insieme all’ufficio tecnico hanno ritenuto di dover chiudere la scuola. Al momento i bambini saranno allocati presso il comprensivo, mentre riguardo ai lavori vedremo dove poter attingere delle risorse per rinforzare questo muro».