Un altro passaggio quasi immutato, come pure avvenuto negli anni precedenti tra ogni vecchio e nuovo anno, sono gli arrivi di migrati ormai da ogni parte dell’Africa soprattutto subsahariana, del Medioriente e Aree indo-asiatiche, particolarmente da zone in cui ci sono guerre locali, scontri e prepotenze tra fazioni, tribù, etnie e Stati, oppure scompensi sociali, prevaricazioni confessionali, squilibri economici, differenze esponenziali tra povertà e opulenza, terrorismo e deserti che avanzano, quindi anche sete e fame. Si rileva dai rapporti, che arrivano insieme a tanti disperati, pure criminali, alcuni persino individuati dalle Autorità come pericolosi, altri con mandati di cattura internazionali, nonché terroristi e parallelamente mafie della prostituzione e dello spaccio. L’hotspot di Lampedusa, seppure continuamente svuotato, poi persiste a segnare il pieno.
2024, continuano gli sbarchi, già pieno l’hotspot
A Capodanno ci sono stati due sbarchi di migranti a Lampedusa. Dopo la mezzanotte del 31 dicembre sono arrivate 91 persone partiti da Sfax in Tunisia. A soccorrerli è intervenuta una motovedetta di Frontex (un’Organizzazione internazionale per le migrazioni fondata nel 1951 che si occupa di migrazioni). A bordo dei mezzi c’erano 44 persone originarie di Guinea e Gambia e 47 di Mali, Guinea, Siria e Sudan. Nella giornata del 31 dicembre del 2023 erano stati 239 i migranti soccorsi su tre imbarcazioni salpate da Zawia, Sabratah e Zuara in Libia, rispettivamente 123, 89 e 27 tra bengalesi, eritrei, pakistani, sudanesi, egiziani, etiopi e siriani. Dopo un primo sommario accertamento e qualche pronto soccorso sanitario sul molo Favarolo dell’isola più grande delle Pelagie, sono stati portati all’hotspot (punto caldo o punto di accesso impiegato per designare strutture appositamente allestite negli Stati di frontiera) di contrada Imbriacola, ove ci sarebbero complessivamente 981 ospiti, fra cui 77 minori non accompagnati.
2024, continuano gli sbarchi, già pieno l’hotspot
Sono stati previsti due trasferimenti con i traghetti di linea per un totale di 650 persone. Su disposizione della Prefettura di Agrigento e d’intesa con il Viminale, i primi 350 sono stati accompagnati al porto per essere imbarcati sulla motonave che giungerà a Porto Empedocle. Negli ultimi 12 mesi, secondo i numeri forniti dal Viminale, l’aumento degli arrivi si è attestato su un +50%. I migranti che nel 2023 hanno raggiunto il nostro Paese sono state 155.754 (oltre 17.000 i minori stranieri non accompagnati) mentre nel 2022 erano state 103.846. Un andamento in lampante aumento nell’ultimo triennio, stante che nel 2021 me erano arrivati 67.040. I migranti arrivano principalmente dalla Guinea (18.204), Tunisia (17.304), Costa d’Avorio (16.004), Bangladesh (12.169), Egitto (11.071) e Siria (9.516). Sono in crescita i minori non accompagnati e i giovani. Nel 2021 erano 10.053, nel 2022 14.044. Purtroppo ci sono anche i dati inerenti i morti nel Mediterraneo durante le traversate. Sono 2.571 nel 2023, si stima circa 1.000 in più del 2022. Dai dati OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, un’organizzazione internazionale fondata nel 1951 che si occupa di migrazioni), la maggioranza di vittime, circa 2271, tra incidenti e naufragi, si è verificata nel Canale di Sicilia di fronte alle coste siciliane, tanto che è indicata tra le rotte pericolose. Vanno aggiunti i naufragi dei quali si hanno unicamente informazioni frammentarie e i cui scomparsi non sono stati più ritrovati.