I deputati di Fratelli d’Italia che sono il gruppo più numeroso all’Assemblea Regionale Siciliana con 13 deputati, ieri pomeriggio hanno abbandonato l’Aula parlamentare dopo che era stata respinta la richiesta del deputato meloniano Carlo Auteri di mettere come primo ordine del giorno la votazione del disegno di legge cosiddetto salva ineleggibili. Nella Maggioranza si sono opposti Lega, Dc e Forza Italia, sicché la norma che avrebbe reso possibile la sanatoria di leggibilità a quattro deputati non è stata discussa. La sanatoria salva ineleggibili interessa tre deputati di FdI cosiddetti meloniani, Giuseppe Catania, Nicola Catania e Dario Daidone e uno di Sud chiama Nord, Davide Vasta, i quali sono gravati da processi in corso che potrebbero sancirne la ineleggibilità stante che non si erano dimessi in tempo da cariche pubbliche prima di candidarsi all’Ars. La situazione potrebbe compromettere la norma con cui si ritorna al voto per le Province di fatto ripristinandole, poiché i meloniani insistono che prima si deve trattare quella sull’ineleggibilità. All’ars tra l’altro in questi giorni già si manifestavano tensioni sulla suddivisione dei manager alla guida delle aziende sanitarie e ospedaliere. Ieri sera il segretario del PD Sicilia, Anthony Barbagallo a proposito della norma cosiddetta “salva ineleggibili” ha diramato una nota «Non c’è alcun rispetto per il Parlamento più antico d’Europa. La norma salva ineleggibili è una vergogna, una proposta indecente che rappresenta un affronto intollerabile su cui non è possibile fare finta di nulla. Fratelli d’Italia, se ce ne fosse bisogno, ha gettato la maschera e dimostra quale idea abbia delle istituzioni che intende piegare a suo uso e consumo per conservare lo scranno in spregio della buona politica, del buon senso e dei siciliani. Per altro si discute di una norma che riguarda soggetti che hanno conseguito già una condanna in primo grado e per cui si vorrebbe aggirare la giustizia con norme ad personam, a proprio uso e consumo».