I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gela hanno arrestato un 40enne per il reato di atti persecutori. L’uomo si è reso autore di continui pedinamenti e minacce alla ex moglie e alla ex suocera. L’arrestato – da quanto emerge dagli atti – si infastidiva persino se la moglie andava in chiesa, considerandola una sua proprietà. Tale comportamento ha cagionato nella vittima un grave e perdurante stato di ansia, tale da farle temere per la propria incolumità e costringerla ad alterare le abitudini di vita. Il predetto, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex moglie, ha più volte violato tale misura recandosi ripetutamente, anche più volte nella stessa giornata, presso l’abitazione dell’ex coniuge. Per la prima volta nell’Isola sono state così applicate le nuove norme che prevedono l’arresto in flagranza differita.
IL PROVVEDIMENTO
Per tali ripetute violazioni la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima è stata aggravata e sostituita con gli arresti domiciliari. Ma anche in questo caso l’uomo, approfittando dell’autorizzazione di recarsi al Sert concessa dall’Autorità Giudiziaria, si recava ripetutamente presso l’abitazione della suocera dove dimora l’ex moglie, continuando gli atti persecutori. Gli agenti del Commissariato hanno applicato, per la prima volta in Sicilia e una delle prime volte in Italia, le nuove disposizioni del cosiddetto Codice Rosso Bis (la legge 24 novembre 2023, n. 168, Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica, pubblicata sulla GU Serie Generale n.275 del 24-11-2023, entrata in vigore del provvedimento: 09/12/2023).
Il Questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello ha sottolineato“l’importanza della nuova disposizione di legge; il rapporto immediato e quotidiano tra Uffici di Polizia e Procura della Repubblica consente in casi come questo interventi tempestivi ed efficaci, al fine di salvaguardare l’incolumità delle vittime”.
LA NORMA
Il DDL Salva Vita, proposto dal Ministro per la famiglia Roccella, Ministro dell’interno Piantedosi e Ministro della Giustizia Nordio, per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica, prevede l’arresto in flagranza differita anche con video o foto del fatto di reato e riduzione dei tempi per la valutazione del rischio. Il nuovo strumento dell’arresto in differita PREVEDE IL CARCERE per i casi di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, di maltrattamenti contro familiari e conviventi, e per tutte le fattispecie di atti persecutori. Con la Legge Salva vita gli stalker rischieranno l’arresto in flagranza differita sulla base di documentazione video-fotografica o di altri evidenti elementi indiziari di natura oggettiva, permette di considerare in stato di flagranza l’autore di un reato per il tempo necessario alla sua identificazione, entro un limite stabilito dalla legge. Il provvedimento approvato dopo l’impatto emotivo dell’opinione pubblica per l’omicidio di Giulia Cecchettin, è divenuto legge il 24 novembre 2023 con il n. 168 “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”. Le novità puntano al rafforzamento dei reati spia della violenza sulle donne e alla riduzione dei tempi per la valutazione del rischio. È prevista anche la priorità nella formazione dei ruoli e nella trattazione dei processi per i reati di maltrattamenti, stupro, stalking, violazione dei provvedimenti di allentamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e per la costrizione o induzione al matrimonio, le lesioni personali aggravate, lo sfregio al viso, l’interruzione di gravidanza non consensuale e il revenge porn.