Una bimba di 3 anni nel palermitano è rimasta ustionata con il barbecue durante una festa in famiglia riportando bruciature di 2° grado su molte parti del corpo. L’incidente è avvenuto in una villetta, la bimba è stata investita da un ritorno di fiamma mentre un familiare accendeva la carbonella del barbecue con una bottiglietta di alcol e si trova adesso ricoverata nel centro grandi ustioni dell’ospedale Civico di Palermo in gravi condizioni. La prognosi è riservata.
Pochi giorni addietro, durante una grigliata di Pasquetta, nel territorio di Belpasso in provincia di Catania, tre giovani sono rimasti ustionati, poiché investiti da una vampata del barbecue usando dell’alcol per accenderlo e il ritorno di fiamma ha causato la fiammata. Sono stati ricoverati presso l’Unità operativa complessa del Centro grandi ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania. Il più grave è apparso subito il ragazzo di 20 anni, che ha riportato un’ustione del 40% della superficie corporea, di secondo e terzo grado. Ustioni gravi. Cosa ancora più grave, sono state compromesse anche le vie aeree.
NOTA
L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) raccomanda di non usare mai l’alcool per accendere o ravvivare il fuoco di barbecue, camini, stufe. Così facendo, infatti, si genera un ritorno di fiamma tale da provocare incidenti come l’esplosione della bottiglia, con tutto ciò che ne può conseguire in termini di ustioni gravi (anche letali). È questa la raccomandazione al centro dei due opuscoli realizzati dal Centro nazionale sostanze chimiche, prodotti cosmetici e protezione del consumatore (Csnc) dell’Iss, in collaborazione con il Centro antiveleni (Cav) di Napoli, nell’ambito di un progetto del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnc-Pnrr). La raccomandazione invita, inoltre, i cittadini a leggere sempre le etichette dei prodotti utilizzati e a riconoscere i simboli di pericolo su essi indicati.