Ieri sera ci si era asciati con l’eloquente, purtroppo, titolo di un articolo “La Sicilia brucia. Incendi da Palermo a Messina”. Poi, nella tarda serata la notizia della tragedia: Maria David la 42enne morta divorata dalle fiamme in zona Cefalù a Palermo, dove ieri è divampato un incendio. Stava cercando di salvare i suoi cavalli da un maneggio di proprietà. È accaduto intorno alle 19 non lontano da Cefalù, la donna voleva liberare i suoi cavalli che si trovavano a Mazzaforno. Era insieme al padre e al fratello. Forse per il fumo e la scarsa visibilità, avrebbe perso l’orientamento ed è stata raggiunta dalle fiamme. La donna è stata trovata dai soccorritori semi-carbonizzata in una cunetta.
L’OPINIONE
Dispiace tantissimo per quella donna. In molti chiedono giustizia per una fine assurda. Mi unisco e aggiungo: una morte anacronistica nel 21° secolo se siamo in una Nazione e Regione occidentale, democratica, moderna e civile. Ma, purtroppo – aggiungo ancora, riprendendo la mia “OPINIONE del 27 luglio u.s. “Sicilia. Incendi provocano danni per circa € 260 mln” – siamo di tutta evidenza e notorietà quanto dissimulato, anche assoggettati da un decennale deviato trasversale sistema pubblico-politico-istituzionale-burocratico-professionale-sociale: ipocrita, magniloquente, accidioso, interiormente corrotto, spartitorio, predatorio, parassita, senza alcun reale senso del doveroso dovere e raggiungimento di fini e interessi comuni, bensì avvitato nel proprio egocentrismo personale familista, elettorale e soprattutto remunerativo, e per questo capace di passare sopra chiunque ed ogni cosa. Un sistema pressoché contaminato del tutto; e quando ancora c’è qualche parte eticamente integra, è però omertosa, per opportunismo o timore di (risapute) “civili” ritorsioni trasversali, singole o a familiari se non persino ad amici per isolare (analogo mentalmente a quello della mafia criminale). E come ci dicevano tanti anni addietro a noi siciliani: chi è omertoso è anche mafioso; sicché lo sono pertanto conniventi pure tutti coloro che tacciono, nello Stato, Regioni, Enti, Città metropolitane e Comuni. Un annoso eticamente putrefatto generalizzato sistematico sistema con rispettive variegate pletore di cortigiani, che con le rispettive premeditate leggi e interpretazioni controlla e gestisce, dagli scranni più alti fino all’ultimo strapuntino, noi insipienti cittadini (specialmente, guarda caso, di diritti e doveri) e lo fa molto meglio che se usasse le armi. In questo c’è da fare i complimenti al sistema italiano e siciliano. COME SE NE ESCE ?
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