Nella giornata odierna si terrà a Palermo la commemorazione dell’Agente Scelto Antonino Agostino e della moglie Ida Giovanna Castelluccio incinta, assassinati il 5 agosto 1989 per mano mafiosa. Inizio alle ore 09:00 presso la stele commemorativa ubicata a Carini, lungomare Cristoforo Colombo, nei pressi del civico 629, la deposizione di una corona di alloro, a seguire presso la Cappella di San Michele Arcangelo della Caserma Lungaro sita in via Agostino Catalano 26 sarà celebrata la Santa Messa in suffragio.
LA VICENDA MOLTO IN SINTESI
Il poliziotto Antonino Agostino e la moglie Ida Castelluccio furono uccisi sul lungomare di Villagrazia di Carini in provincia di Palermo, da sicari giunti in moto. Per uno strano gioco del destino, la morte, per mano mafiosa, raggiunse la coppia in una fase di estrema felicità della loro vita: a conclusione di un momento di convivialità familiare, i coniugi avevano appena comunicato ai parenti di aspettare un figlio. Antonino Agostino fu raggiunto per primo dai colpi dei killer e morì quasi sul colpo, facendo scudo alla moglie. La donna, anch’ella colpita intenzionalmente, sarebbe deceduta pochi minuti dopo in un nosocomio cittadino. La notte della morte di Antonino Agostino e della moglie, alcuni ignoti riuscirono ad entrare nell’abitazione dei coniugi defunti e fecero sparire degli appunti che riguardavano delle importanti indagini che stava conducendo Agostino. Antonino Agostino, si apprese in seguito da indagini riaperte, stava indagando sul fallito attentato dell’Addaura: Il 21 giugno 1989 alcuni agenti di scorta trovarono su una spiaggia dell’Addaura un borsone contenente cinquantotto candelotti di tritolo. In quella stessa spiaggia si trovava la villa di Giovanni Falcone, obiettivo del fallito attentato. Certamente Agostino aveva forse scoperto qualcosa di importante su quel borsone-bomba dell’Addaura e per questo sarebbe stato eliminato. Vincenzo Agostino, il padre di Antonino, dal giorno del duplice omicidio non si è più tagliato la barba come forma di protesta contro l’occultamento della verità sulla morte del figlio e della nuora. La vicenda all’epoca fu sbrigativamente archiviata come una questione di ritorsione sentimentale (di tutta evidenza e notorietà, elusivo metodo tipico di certa socialità e giustizia all’italiana e specialmente siciliana che ricorre a tali e similari argomenti e a maggior ragione se pruriginosi stante quanto sono appassionati in ciò troppi antropomorfi – senza con questo volere minimizzare i nostri cugini – pletore di codazzi della politica). In un pubblico dibattito del 3 agosto 2017 ove c’erano i genitori del poliziotto (da qualche anno è deceduta la madre) il padre Vincenzo Agostino parlò di “mele marce dello Stato” sostenendo che suo figlio e sua nuora erano stati traditi da parti deviate dello Stato. Quando fu ucciso il poliziotto: ufficialmente semplice poliziotto delle Volanti, singolarità vuole che al funerale presenziò lo stesso Magistrato Giovanni Falcone, già tra i Giudici più famosi d’Italia. Come mai? Secondo il commissario Saverio Montalbano, che lo accompagnò, Falcone in quell’occasione gli disse “Questo è un omicidio contro di me e contro di lei“. Saverio Montalbano in una intervista all’inizio di gennaio di quest’anno raccontava ad un noto quotidiano della superloggia “La Sicilia” quale estesa rete di protezione anche dell’allora ancora latitante Matteo Messina Denaro, catturato appena due mesi dopo nel suo paese in cui viveva da decenni come un cittadino qualsiasi e proprietario di immobili, auto e con amici e amanti a seguito. Il 19 marzo 2021, cioè dopo 32 anni, l’inchiesta ha portato ad una sentenza di condanna in rito abbreviato nei confronti di Antonino Madonia, mafioso di Resuttana quartiere di Palermo, già condannato a 7 ergastoli, mentre continua per altri imputati.
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