La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha concluso le indagini, preliminari sulla fornitura d’acqua potabile, con navi cisterne per le isole Eolie che fanno parte del Comune di Lipari, appaltata dal Ministero della Difesa dal 2016 al 2021, in cui gli Inquirenti hanno stimato un danno erariale di oltre mezzo milioni di euro. L’inchiesta divenne nota a ottobre dell’anno scorso. A rifornire le sei isole dell’arcipelago eoliano (oltre a Lipari, anche Vulcano, Stromboli, Panarea, Alicudi e Filicudi) al momento c’è la “Marnavi Spa”, società napoletana, indagata insieme ad altri 44 soggetti, come persona giuridica e alla quale si contesta di aver incassato, tra il 2016 e il 2021, maggiori profitti indebiti quantificati dalla Guardia di Finanza IN 555.035,25 euro. I reati ipotizzati sono frode in contratti e truffa aggravata ai danni dello Stato.
LE INDAGINI
L’indagine della Procura di Barcellona coordinare dal Procuratore Giuseppe Verzera e dalla Sostituta Emanuele Scali, presero in esame le forniture d’acqua potabile alle isole Eolie dal 2016 al 2021. Secondo gli inquirenti, la Marnavi, grazie alla rete di complicità anche di funzionari ed ex sindaco e vicesindaco, avrebbe documentato forniture d’acqua superiori a quella effettivamente conferita per incassare maggiori profitti, quantificati dalla Guardia di Finanza in euro in 555.035 ai danni del ministero della Difesa che finanzia l’appalto e del Dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti. Tra gli indagati anche il capo della Protezione civile.
Concluse le indagini sulla presunta frode di fornitura acqua potabile
Per l’accusa, sarebbe stata messa a rischio la corretta erogazione d’acqua alle Eolie, in quanto veniva conferita nei serbatoi meno acqua rispetto a quella che figurava nelle false attestazioni. Le forniture, dunque, sarebbero state gonfiate. Nel frattempo la prossima gara d’appalto per il trasporto dell’acqua potabile è stata fissata dal ministero della Difesa nell’aprile del 2024, con un finanziamento al netto di circa 14 milioni e 600 mila euro. La “Marnavi Spa”, adesso indagata, sembra che non parteciperà detto bando. La situazione preoccupa le comunità delle isole Eolie seppure al momento la fornitura d’acqua potabile è stata regolarmente garantita.
NOTA
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di reato, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.
Nell’immagine di copertina, le (sette) isole dell’arcipelago eoliano (Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Salina, Alicudi e Filicudi) e una nave cisterna fornitrice d’acqua potabile.






