Caso ancora aperto per la morta di due coniugi palermitani trovati senza vita il 5 maggio scorso.
Inizialmente si pensava ad un caso di Omicidio – Suicidio ma per togliere i tanti dubbi il carabinieri del Ris di Messina sono tornati per riesaminare la scena del crimine.
L’appartamento ancora è sotto sequestro e hanno fatto rilievi anche nella casa della figlia che vive nello stesso stabile della coppia.
Le prime ipotesi rivelano che la donna da qualche tempo era tornata con il marito dopo la separazione, forse al culmine di una lite avrebbe inseguito il coniuge in corridoio e avrebbe fatto fuoco quattro volte.
Ma si evince dall’ispezione cadaverica che i colpi non erano stati inflitti alle spalle.
Anomali poi le ferite riportate dalla dona che avrebbe impugnato l’arma di ordinanza e si sarebbe ferita al collo per poi suicidarsi.
A scoprire i corpi sono stati i vigili del fuoco, chiamati dalla figlia della coppia. La ragazza, che aveva un appuntamento di lavoro col padre, non vedendolo arrivare ha provato invano a chiamarlo e poi, preoccupata, ha avvertito i pompieri. La squadra è entrata nell’abitazione che, non sarebbe stata chiusa dall’interno, e ha visto i cadaveri. Nell’appartamento non c’erano segni di effrazione.
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Fonte Ansa.