Gli agricoltori di Marianopoli, riunitisi in associazione insieme a quella dei commercianti, lanciano un appello affinché vi sia la giusta attribuzione di valore al grano siciliano da loro prodotto. Un valore che consenta la copertura dei costi di produzione, la continuità delle rispettive aziende e far vivere dignitosamente le proprie famiglie. Agostino Cascio (nel video), portavoce del Comitato Organizzatore Aree interne della Sicilia, come agricoltore e siciliano amante della sua Isola, ha voluto rendere pubblico, attraverso la rispettiva pagina Fb e altro, la sofferenza nel vedere depauperato il valore del grano siciliano, poiché, così continuando, questa antica produzione rischia di scomparire e con essa le attività connesse. Una battaglia che Cascio, insieme agli altri agricoltori e commercianti, intende portare avanti e, alla quale, dovrebbero unirsi anche i politici siciliani: regionali, nazionali ed europei; che tengono a quest’Isola, alle sue bellezze e alle impareggiabili produzioni autoctone.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Agostino Cascio:
«Stasera, 21/12/23 ore 18,00 abbiamo la riunione Assembleare SIKANIA al Comune di Marianopoli, ove L’AMMINISTRAZIONE ci sostiene nell’iniziativa 0,65…”ormai di conoscenza e di dominio Pubblico a livello Regionale” .
È INTENZIONE DI TUTTO IL COMPARTO AGRICOLO SICILIANO di vendere il nostro grano duro Siciliano (tracciato e senza contaminanti) a 0,65 € kg. – Vista l’opportunità illustrata dall’Agricoltore CASCIO Agostino che si sta adoperando da volontario e porta voce a far concretizzare nel più breve tempo possibile la Commercializzazione del nostro grano. Vista la Comunicazione in chat Agricoltori di cui l’Amministratore e il Presidente DEI COMMERCIANTI ASSOCIATI Giuseppe Immordino che saggiamente ha dato la disponibilità a vendere le migliaia di Tonnellate conferite e depositate dai CEREALICOLTORI delle Aree interne in SICILIA. I cerealicoltori si auspicano per il futuro l’adeguamento del prezzo del nostro grano buono in base all’aumento dei costi incidenti per la produzione ed in base alla qualità del grano duro Siciliano.
Riteniamo che sia sacrosanto iniziare a vendere “attribuendo il giusto valore” al nostro grano affinché i costi dei fattori produttivi come negli ultimi 2 anni che sono aumentati sui concimi del 300% e del 200% su carburanti ed altre materie prime vengano onorati nei pagamenti dai produttori senza rimetterci di tasca propria.
L’esportatore è interessato a comprare il nostro grano e di già fornisce il mercato locale Siciliano per i (piccoli lotti…. Pastifici e Mulini) e nei Mercati Mondiali con il riempimento di Navi esporta il grano duro (GRIFFATO) ove è richiesto.
Pertanto rimanendo in attesa di buone notizie da comunicare ci incontriamo con il seguente:
O.d.g.
1) Comunicazione da parte del “volontario Agostino Cascio* porta voce del Comitato Organizzatore Aree interne della Sicilia”».
Gentile Sebastiano Adduso ,grazie a te e la Spett.le Redazione ,per aver fatto un bel Articolo giornalistico che racconta la verità drammatica dei lavoratori del mondo agricolo e di tutto l’indotto Agroalimentare.
La cerealicoltura è una coltura che si pratica in Sicilia sin dal sorgere della Civiltà Contadine quando erano le donne a seminare i campi e gli uomini andavano a caccia .
Per il clima e territorio vocato naturalmente a questa tipica produzione Siciliana ,nelle Aree interne non ci può essere coltura che possa sostituirsi alla sua meravigliosa qualità.
I Contadini la consideriamo una coltura Patrimonio dei Siciliani e dell’umanità storicamente acquisita nei millenni per cibare in maniera sana l’umanità !
Grazie di tutto ….
A U G U R I di Buon Natale da parte mia
Agostino Cascio e di tutti Cerealicoltori Siciliani.