Ci sono a Bruxelles 1,6 miliardi di fondi strutturali europei destinati alla Sicilia facenti parte del programma Politica di Coesione 2014-2020 che se non vengono utilizzati e rendicontati entro il 31 dicembre 2023 si rischiano di perdere. È quanto è emerso dall’analisi dei dati disponibili sul portale della Coesione della Commissione Europea. Si tratta di somme che sono state stanziate durante i Governi Crocetta di centrosinistra e Musumeci di centrodestra. L’attenzione sulla questione era già iniziata durante quest’estate tanto che l’attuale Giunta regionale guidata dal Presidente Schifani aveva iniziato a predisporre un programma alternativo di spesa per tali fondi europei stante che i precedenti, considerati i tempi stretti, non potevano più essere attuati. Il nuovo piano di spesa attende di essere approvato dalla Commissione europea. Il neo programma di spesa sostituisce l’originaria destinazione dei soldi da impianti per i rifiuti, banda ultra larga, strade e progetti per il lavoro e li destina a contributi a imprese e cittadini, a copertura delle spese per l’acquisto dei vaccini per il Covid e altro di immediata spesa.
“La sfida da affrontare, già al 31 dicembre 2022, ad appena un anno dalla conclusione del ciclo di programmazione 2014-2020 – ha dichiarato in merito il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – era spendere circa 2 miliardi di euro di risorse comunitarie. Una sfida difficile, della quale ho avuto subito contezza. Per questo motivo, con i dipartimenti regionali abbiamo verificato approfonditamente tutte le criticità di attuazione e lo scorso luglio abbiamo sottoposto al Comitato di sorveglianza una proposta di riprogrammazione, approvata sia dalla Giunta regionale sia dalle competenti commissioni dell’Assemblea regionale, che mira a ridurre al massimo il rischio di disimpegno dei fondi”.
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