Si terranno oggi pomeriggio a Sinagra in provincia di Messina, i funerali di Vincenzo Franchina, il tecnico di 36 anni morto con altri colleghi nell’esplosione della centrale idroelettrica di Suviana, una frazione di Castel di Casio in provincia di Bologna nell’Appennino bolognese. Una volta arrivata a Sinagra, la salma sarà portata nella Chiesa madre e alle 16 saranno celebrate le esequie. In occasione dell’ultimo saluto al giovane, il Comune di Sinagra ha proclamato il lutto cittadino. L’intera comunità ha espresso cordoglio e profonda vicinanza stringendosi alla famiglia del giovane. Vincenzo Franchina è la vittima più giovane dell’esplosione della centrale idroelettrica, a maggio avrebbe compiuto 36 anni, era sposato e da pochi mesi era diventato padre di un bambino. Oltre a Vincenzo Franchina 36 anni, di Sinagra (Messina) ma residente a Genova, anche: Alessandro D’Andrea, di 37 anni, nato Pontedera (Pisa); Pavel Petronel Tanase, nato in Romania e residente a Settimo Torinese di 45 anni; Adriano Scandellari, di 57 anni, nato a Padova e residente a Mestre; Paolo Casiraghi, di 59 anni, di Milano; Mario Pisani nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni (ex dipendente Enel, ora partita Iva, a quanto emerso). Scandellari era stato insignito del titolo di Stella al Merito del Lavoro e Maestro del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella nell’aprile 2023. I feriti ricoverati negli ospedali sono quattro, 3 tra a Parma, Cesena e Pisa in condizioni definite critiche, mentre l’operaio 35enne ricoverato al Sant’Orsola di Bologna non sarebbe più in pericolo di vita.
Oggi i funerali del tecnico messinese morto nella centrale di Suviana
Intanto proseguono le indagini degli Inquirenti per accertare la causa della forte esplosione che il 9 aprile, nella centrale idroelettrica di Bargi costruita sulla riva del lago di Suviana, ha provocato sette morti. Gli accertamenti all’interno dell’impianto idroelettrico nel frattempo sono rallentate poiché continua a entrare acqua dal lago. I Vigili del fuoco hanno infatti sospeso i lavori per svuotare la struttura, fermando le idrovore, in attesa che si decida come risolvere il problema. Dopo andrà messa in sicurezza la centrale. In una riunione il Procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, ha assegnato le deleghe specifiche all’interno del pool di investigatori. Al momento i reati ipotizzati contro ignoti sarebbero disastro colposo e omicidio colposo.