Un report di Confesercenti Sicilia evidenzia che per il periodo che va dal 30 marzo al 2 aprile sono previste oltre 7 milioni di presenze nelle strutture ricettive ufficiali nel ‘Bel Paese’ (l’italia), con un aumento del +1,2% rispetto allo scorso anno. E a trainare sono soprattutto le presenze straniere, in crescita del + 3,2% sul 2023. L’indagine è del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, su un campione di 1.308 imprese italiane della ricettività. La quota delle presenze italiane per il periodo delle festività è stimata al 51% del movimento totale, il 49% per le presenze straniere. Ma mentre questi ultimi mettono a segno un forte aumento, la domanda italiana mostra una leggera flessione (-0,8%), continua infatti a pesare la riduzione del potere d’acquisto, che incide su budget e scelte di consumo. Le città siciliane sono fra le prime quindici destinazioni, come ha potuto verificare anche il motore di ricerca di voli e hotel Jetcost, secondo cui le ricerche di voli per le mete siciliane sono aumentate del 13%, mentre quelle di alberghi dell’isola sono aumentate del 16% rispetto alla Pasqua del 2023. La domanda italiana interessa soprattutto le località costiere, termali e altro. I turisti stranieri, invece, preferiscono le città/centri d’arte o le località di campagna/collina, laghi e montagna. Le nazionalità di provenienza sono soprattutto quelle europee: tedeschi più propensi a una vacanza a contatto con la natura, i francesi che prediligono le città d’arte e il mare e gli spagnoli, decisamente interessati alle città d’arte e ai riti pasquali. Tra le mete italiane spicca Catania, che è la terza città più ricercata dai viaggiatori tedeschi, la quinta per gli olandesi, la sesta per i francesi, l’ottava per i britannici, la nona per gli spagnoli e la decima per i portoghesi. Anche Palermo è tra le città più ricercate. Messina che prosegue la crescita, ma si avverte una flessione della domanda interna. Nella classifica europea, dietro la “capolista” Parigi, Amsterdam, Barcellona, Londra, ci sono Catania (al sesto posto delle mete più ambite) e Palermo, quattordicesima in questa speciale graduatoria. Ad attrarre in Sicilia i viaggiatori di tutta Europa è innanzitutto il clima primaverile, ma anche la ricchezza di cultura, i paesaggi, le tradizioni, così come la ricca offerta di enogastronomia e ospitalità. Tutti elementi questi ultimi che in generale hanno fatto in modo che l’intera Penisola sia divenuta il secondo Paese più ricercato per trascorrere le vacanze, dietro alla Spagna e prima del Portogallo. Sulla Sicilia le recensioni indicano una terra accogliente, il cibo è ottimo, il clima è meraviglioso, un mare splendido. Spiccano nei post sui social Taormina e Mondello, come pure Agrigento, Cefalù, Marina di Ragusa, Siracusa, Sciacca, Trapani, le varie isole dislocate perimetralmente e, in generale tutta la costa siciliana, compreso l’entroterra tra cui l’Etna, e Caltanissetta. Insomma la Sicilia si sta rivelando un centro nevralgico per il turismo europeo e anche mondiale, con anche il ritorno in crescendo di americani. Ci si augura che la Politica regionale sappia cogliere questo momento positivo di tale comparto – grazie sempre alla Sicilia che ci salva – così anche accrescendo lo sviluppo sociale, economico e sostenibile dell’Isola.






